Approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina: ora è realtà

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AgenPress. Dopo decenni di dibattiti, rinvii e promesse, il Ponte sullo Stretto di Messina compie un passo decisivo: è stato ufficialmente approvato il progetto definitivo. Lo ha annunciato oggi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, confermando che il colossale collegamento tra Sicilia e Calabria si farà.

Il ponte, che collegherà Villa San Giovanni e Messina, sarà un’opera di dimensioni record: 3.666 metri di lunghezza totale, con un’unica campata centrale di 3.300 metri, la più lunga al mondo per un ponte sospeso. Sarà a doppia carreggiata stradale e doppio binario ferroviario, consentendo il transito di auto, camion e treni ad alta velocità.

Il progetto è stato aggiornato per rispettare i più moderni standard antisismici e ambientali, e sarà gestito dalla società Stretto di Messina S.p.A., riattivata per seguire l’intero iter dell’opera. L’avvio dei cantieri è previsto per l’inizio del 2026, con una durata stimata di 7 anni.

Il governo definisce l’opera “strategica per l’unità del Paese”, con benefici attesi in termini di occupazione, trasporti, turismo e integrazione territoriale. Non mancano però le polemiche: ambientalisti, opposizioni e comitati locali esprimono preoccupazione su impatto ecologico, costi (oltre 13 miliardi di euro) e priorità reali per il Sud.

Il fronte della sicurezza e del contrasto alle infiltrazioni mafiose è un fronte fondamentale che ci vede schierati h24″,  – ha detto Salvini.

Per un’opera da 13,5 miliardi, “contrastare ogni qualsivoglia tentativo di infiltrazione sarà una nostra ragion d’essere. Con il ministero dell’Interno si stanno adottando tutti protocolli come già per expo e le Olimpiadi: bisogna attenzionare tutta la filiera, perché sia impermeabile ai malintenzionati. Se si dovesse non fare ponte perché ci sono mafia e ‘ndrangheta allora non facciamo più niente”

“Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri. Gli espropriati avranno un surplus rispetto a quelli dell’alta velocità in altri territori”,  – ha aggiunto Salvini.

Ma stavolta, almeno sulla carta, il Ponte non è più solo un sogno: è un progetto approvato e pronto a diventare realtà.

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