FAISA-CISAL: “Un autista ucciso in servizio: il Paese non può restare fermo. Serve una legge per dissuadere le violenze, che protegga chi lavora e chi viaggia”

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AgenPress. Un autista è morto ieri sera sulla superstrada Rieti-Terni, colpito da un masso che ha sfondato il parabrezza del pullman che trasportava i tifosi del Pistoia Basket.
Un lavoratore, un padre di famiglia, ucciso mentre svolgeva il proprio dovere.

Un atto ignobile ed inaccettabile — dichiara Mauro Mongelli, Segretario Generale FAISA-CISAL —. Da anni denunciamo aggressioni e violenze contro gli autisti e tutto il personale dei trasporti. Oggi c’è un morto. Non servono più parole: oltre alla prevenzione, servono leggi adesso.»

Nei mesi scorsi, un gruppo tecnico istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, dei ministeri competenti, delle regioni e delle associazioni datoriali, ha già elaborato una proposta di legge per:

  • rendere aggravate le lesioni contro il personale dei trasporti;
  • introdurre l’arresto obbligatorio e la procedibilità d’ufficio;
  • punire anche gli episodi minori con sanzioni immediate.

Adesso il Parlamento  avvii subito l’iter ed approvi questa legge.
Ogni giorno di ritardo significherebbe lasciare di utenti e lavoratori senza protezione.
La sicurezza non è un costo: è un diritto e un dovere dello Stato.

«Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà e vicinanza alla famiglia della vittima — conclude Mongelli —,ma abbiamo la consapevolezza che non è più sufficiente fermarsi al cordoglio. È il momento di agire: il legislatore intervenga subito.

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