Il Consiglio europeo ha avuto uno scambio di opinioni con Volodymyr Zelenskyy, Presidente dell’Ucraina.
Ricordando le sue precedenti conclusioni, il Consiglio europeo ribadisce il suo costante e incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. L’Unione europea continuerà a fornire, in coordinamento con partner e alleati che condividono gli stessi principi, un sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico completo all’Ucraina e al suo popolo.
Nonostante i continui sforzi diplomatici statunitensi ed europei per la pace e la disponibilità dell’Ucraina a perseguirla, la Russia ha intensificato i suoi attacchi missilistici e con droni contro l’Ucraina, prendendo di mira in particolare i civili e le infrastrutture civili, dimostrando così la mancanza di una reale volontà politica della Russia di porre fine alla sua guerra di aggressione e di impegnarsi in significativi negoziati di pace. Il Consiglio europeo esorta nuovamente la Russia ad accettare un cessate il fuoco completo, incondizionato e immediato, come concordato dall’Ucraina nel marzo 2025, e ribadisce il sostegno dell’Unione europea a una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. A tale riguardo, il Consiglio europeo ricorda i principi stabiliti il 6 marzo 2025 che dovrebbero guidare i negoziati di pace.
L’Unione europea e i suoi Stati membri continueranno a contribuire agli sforzi per la pace, in particolare attraverso la Coalizione dei volenterosi e in cooperazione con gli Stati Uniti, e intensificando la loro attività di sensibilizzazione globale, in conformità con l’obiettivo dell’Unione europea di promuovere la pace, come sancito dai trattati.
Un’Ucraina in grado di difendersi efficacemente è parte integrante di qualsiasi futura garanzia di sicurezza. L’Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire a garanzie di sicurezza solide e credibili per l’Ucraina, in particolare sostenendo la capacità dell’Ucraina di scoraggiare le aggressioni e di difendersi efficacemente, sulla base delle rispettive competenze e capacità e in linea con il diritto internazionale. A tale riguardo, il Consiglio europeo accoglie con favore i lavori in corso per rivedere i mandati della Missione consultiva dell’Unione europea per l’Ucraina (EUAM Ucraina) e della Missione di assistenza militare dell’Unione europea a sostegno dell’Ucraina (EUMAM Ucraina). Gli Stati membri si impegnano a contribuire all’addestramento e all’equipaggiamento delle forze armate ucraine. Il Consiglio europeo sottolinea l’importanza di intensificare il sostegno all’Ucraina in linea con gli impegni congiunti UE-Ucraina in materia di sicurezza.
Il Consiglio europeo sottolinea la necessità fondamentale di garantire che l’Ucraina rimanga resiliente e disponga dei mezzi finanziari e militari necessari per continuare a esercitare il suo intrinseco diritto all’autodifesa e a contrastare l’aggressione russa.
L’Unione europea continuerà a fornire all’Ucraina un sostegno finanziario regolare e prevedibile a lungo termine, insieme a partner e alleati che condividono gli stessi principi. Nel 2025, l’Unione europea ha erogato al bilancio dell’Ucraina 20,5 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi di euro erogati nell’ambito del Fondo per l’Ucraina e 14 miliardi di euro nell’ambito dell’iniziativa G7 ERA, rimborsati con i profitti straordinari derivanti dall’immobilizzazione dei beni russi. Dall’inizio della guerra di aggressione russa, l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno fornito 177,5 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina e del suo popolo.
Il Consiglio europeo si impegna a far fronte alle urgenti esigenze finanziarie dell’Ucraina per il periodo 2026-2027, anche per i suoi sforzi militari e di difesa. Pertanto, il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare, quanto prima, opzioni di sostegno finanziario basate su una valutazione delle esigenze di finanziamento dell’Ucraina e invita la Commissione e il Consiglio a proseguire i lavori, affinché il Consiglio europeo possa tornare sulla questione nella sua prossima riunione. Nel rispetto del diritto dell’UE, i beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e non la risarcirà per i danni causati dalla sua guerra.
Il Consiglio europeo sottolinea la necessità che gli Stati membri continuino a intensificare gli sforzi per rispondere alle urgenti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina, in particolare per quanto riguarda i sistemi di difesa aerea e anti-drone e le munizioni di grosso calibro. È fondamentale accelerare i lavori per sostenere, sviluppare e investire ulteriormente nell’industria della difesa ucraina, anche attraverso l’istituzione di una produzione ucraina per la difesa negli Stati membri, e approfondire la sua cooperazione e integrazione con l’industria della difesa europea, attingendo all’esperienza e al know-how unici dell’Ucraina.
Tutto il supporto militare e le garanzie di sicurezza per l’Ucraina saranno forniti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri.
Il Consiglio europeo condanna gli attacchi intensificati della Russia contro il settore energetico ucraino, in particolare contro la produzione di gas e che mettono a rischio la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhia. Chiede la mobilitazione di tutti gli sforzi per contribuire urgentemente a far fronte alle esigenze immediate dopo gli attacchi e rafforzare la preparazione dell’Ucraina per l’inverno. L’Unione europea e i suoi Stati membri, in cooperazione con i partner, intensificheranno la fornitura di assistenza umanitaria e di protezione civile all’Ucraina.
L’Unione europea è determinata a mantenere e aumentare la pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua brutale guerra di aggressione, anche attraverso ulteriori sanzioni. In tale contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore l’adozione del 19° pacchetto di sanzioni. Il Consiglio europeo sottolinea inoltre l’importanza di un ulteriore coordinamento con i partner del G7 in materia di sanzioni e di rafforzare le misure antielusione.
Il Consiglio europeo chiede ulteriori misure per interrompere l’attività della flotta ombra russa. Chiede in particolare di affrontare efficacemente i significativi rischi ambientali e per la sicurezza che la flotta ombra comporta, in particolare rafforzando l’applicazione delle norme ambientali e di sicurezza marittima e rafforzando la cooperazione con gli Stati di bandiera. A tal fine, il Consiglio europeo invita gli Stati membri a coordinare le loro azioni.
Il Consiglio europeo condanna fermamente il sostegno fornito da paesi terzi, nonché da attori ed entità in essi presenti, che consente alla Russia di sostenere la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il Consiglio europeo condanna il continuo sostegno militare fornito da Iran, Bielorussia e RPDC. Esorta tutti i paesi a cessare immediatamente qualsiasi assistenza diretta o indiretta alla Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina.
Il Consiglio europeo invita urgentemente la Russia e la Bielorussia a garantire immediatamente il rientro in Ucraina in condizioni di sicurezza di tutti i bambini ucraini e degli altri civili deportati e trasferiti illegalmente in Russia e Bielorussia.
Il Consiglio europeo ribadisce il forte impegno dell’UE a garantire la piena responsabilità per i crimini di guerra e per i crimini più gravi commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Il Consiglio europeo ribadisce il fermo sostegno dell’UE al percorso dell’Ucraina verso l’adesione all’UE e accoglie con favore i significativi progressi compiuti finora dall’Ucraina nelle circostanze più difficili. Il Consiglio europeo incoraggia l’Ucraina, il Consiglio e la Commissione a proseguire i lavori sul processo di adesione, in linea con l’approccio basato sul merito. Il cluster “fondamentali” sarà aperto per primo e chiuso per ultimo, e i cluster saranno aperti quando saranno soddisfatte le condizioni, conformemente alla metodologia di allargamento. Il Consiglio europeo prende atto della valutazione della Commissione secondo cui i cluster “fondamentali”, “mercato interno” e “relazioni esterne” sono pronti per essere aperti.
Il Consiglio europeo tornerà sulla questione nella sua prossima riunione.
