“Questo la sapevamo già. Io indagavo sia Berlusconi che Dell’Utri e all’epoca ho chiesto il rinvio a giudizio e poi la condanna di Dell’Utri, che venne accolta, mentre chiesi l’archiviazione della posizione di Berlusconi proprio perché non c’erano prove di provenienza illecita delle sue fortune – ha raccontato l’avvocato – Quello che venne dimostrato invece è che Berlusconi fu una vittima, perchè pagava Cosa Nostra in quanto sottoposto a minacce della mafia, e Dell’Utri svolse un ruolo che favorì Cosa Nostra perché fece da mediatore dell’estorsione”.
“È stato dimostrato che Berlusconi pagava il pizzo a Cosa Nostra, – ha concluso Ingroia – ma questo non costituisce reato per Berlusconi, costituisce reato per Dell’Utri, che nell’interesse di Cosa Nostra faceva da intermediario. Tecnicamente è falso che Berlusconi fosse colluso con la mafia, io l’ho sempre detta questa cosa negli anni, forse qualcun altro no”.
