AgenPress. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha pubblicato sul suo canale Telegram un duro commento sul parziale crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali, collegando l’episodio alla politica italiana di sostegno all’Ucraina.
“Finché il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti per l’Ucraina, l’Italia crollerà tutta, dall’economia alle torri”, si legge nel post rilanciato dai media internazionali.
Il messaggio — immediatamente rilanciato dalla stampa e dalle agenzie — non si è limitato a un commento geopolitico: ha suscitato una forte reazione istituzionale. La Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo a Roma, Alexey Paramonov, per un formale richiamo diplomatico sulle parole della portavoce. Fonti del ministero hanno definito le osservazioni di Mosca «squallide» e «inaccettabili», sottolineando che speculare su incidenti o tragedie non è compatibile con il comportamento di uno Stato civile.
La frase di Zakharova arriva a caldo dopo il cedimento parziale della Torre dei Conti, avvenuto durante lavori di restauro e con operai rimasti coinvolti nelle operazioni di soccorso. Il collegamento tra il crollo di un bene storico e la spesa per aiuti militari all’estero ha trasformato il post in un caso politico-diplomatico e mediatico, con l’opposizione e il governo italiano che hanno reagito in modo compatto nel respingere le insinuazioni mosse da Mosca.
La presa di posizione della Farnesina è stata seguita da dichiarazioni di ambo gli schieramenti politici che hanno condannato l’uscita della portavoce russa come «provocazione» e «indegna». Il richiamo dell’ambasciatore è una risposta formale che segnala come Roma voglia contestare diplomaticamente non solo il contenuto del messaggio ma anche il tono scelto dall’operatore ufficiale della diplomazia russa.
