Trump: “L’Europa tra 20 anni rischia di essere cancellata e irriconoscibile a causa dell’immigrazione”

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AgenPress. Un nuovo documento sulla sicurezza nazionale pubblicato dalla Casa Bianca  ha affermato che l’Europa sta affrontando la “cancellazione della civiltà” e sarà “irriconoscibile tra 20 anni o meno” a causa dell’immigrazione che ha reso le potenze europee militarmente deboli.

Il documento di 33 pagine, intitolato Strategia per la sicurezza nazionale e datato novembre 2025, è un’espressione dettagliata della politica estera “America First” del presidente Donald Trump e sostiene che gli Stati Uniti dovrebbero ridurre i loro vasti impegni in tutto il mondo e concentrare i propri sforzi sulla sicurezza dell’emisfero occidentale.

Il documento presenta una prefazione di Trump. Il presidente definisce il documento una “tabella di marcia per garantire che l’America rimanga la nazione più grande e di maggior successo nella storia dell’umanità”.

“Gli impatti devastanti dell’immigrazione incontrollata e l’incapacità di questi migranti di integrarsi non sono solo una preoccupazione per il Presidente Trump, ma per gli stessi europei, che hanno sempre più indicato l’immigrazione come una delle loro principali preoccupazioni”, ha affermato. “Queste politiche di apertura delle frontiere hanno portato a diffusi episodi di violenza, picchi di criminalità e altro ancora, con impatti negativi sulla sostenibilità finanziaria dei programmi di sicurezza sociale. Come ha osservato il Presidente all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i suoi sforzi per proteggere il confine hanno salvato l’America da tale distruzione, e altri Paesi farebbero bene a seguire l’esempio”.

“I problemi più grandi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione Europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà e la sovranità politica, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e creando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità nazionali e di fiducia in se stessi”, continua il documento.

“Vogliamo che l’Europa resti europea, che riacquisti la sua autostima in quanto civiltà e che abbandoni la sua fallimentare strategia di soffocamento normativo”, si legge nel documento.

Nell’elencare le priorità della strategia, il documento afferma che porre fine alle migrazioni di massa è essenziale.

“In tutti i paesi del mondo, le migrazioni di massa hanno messo a dura prova le risorse interne, aumentato la violenza e altri crimini, indebolito la coesione sociale, distorto i mercati del lavoro e minato la sicurezza nazionale”.

Oltre a dipingere gli stati europei come deboli e in declino, il documento accusa anche gli alleati della NATO di spingere per obiettivi “irrealistici” nella guerra in Ucraina, ed evita di riferirsi alla Russia come a una minaccia.

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