Nigeria: rilasciati 100 studenti della scuola cattolica Saint Mary

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AgenPress. Cento studenti della scuola cattolica Saint Mary rapiti il ​​21 novembre sono stati rilasciati.

In totale, 303 studenti e 12 membri dello staff sono stati rapiti dal collegio di Saint Mary, uno dei più grandi rapimenti di massa in Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa, dove il fenomeno è diventato una piaga. Circa cinquanta persone riuscirono a sfuggire ai loro rapitori poche ore dopo.

 I rapimenti di massa sono diventati una tragica prassi in Nigeria. Nella maggior parte dei casi, vengono commessi da bande allo scopo di ottenere un riscatto.

Il primo rapimento di massa a suscitare indignazione internazionale e a richiamare l’attenzione sul fenomeno risale al 2014, quando i jihadisti di Boko Haram rapirono circa 300 studentesse da un collegio a Chibok, nello stato nordorientale del Borno. Più di un decennio dopo, circa 90 delle ragazze risultano ancora scomparse.

Da allora, il rapimento a scopo di estorsione si è trasformato in un'”industria”, una “struttura organizzata con scopi di lucro”, che ha registrato un fatturato di circa 1,66 milioni di dollari da luglio 2024 a giugno 2025.

A novembre è stata registrata una grande ondata di rapimenti, con vittime tra cui oltre 400 cittadini nigeriani: studenti di un seminario islamico, fedeli di una chiesa evangelica, spose e damigelle, studenti e insegnanti nel giro di 15 giorni, provocando scalpore nel Paese.

La Nigeria, con una popolazione di circa 230 milioni di persone, divisa grosso modo a metà tra un nord a maggioranza musulmana e un sud a maggioranza cristiana, sta affrontando da quasi due decenni una crisi di sicurezza che continua a peggiorare.

 

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