Zelensky a Roma: vedrà a Castel Gandolfo il Papa e nel pomeriggio Giorgia Meloni

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AgenPress. Il presidente ucraino Zelensky è atteso oggi a Roma, con un’agenda fitta di appuntamenti chiave nel contesto del conflitto in corso con la Russia. Dopo una serie di colloqui con leader europei e alleati, Zelensky sbarca nella Capitale con l’obiettivo di rafforzare il sostegno internazionale a Kiev.
La sua giornata italiana inizia con un incontro mattutino a Castel Gandolfo, e nel pomeriggio prevede un vertice a Palazzo Chigi con la premier italiana.

Alle ore 9:30, Zelensky sarà ricevuto a Villa Barberini a Castel Gandolfo da Papa Leone XIV.
Si tratta di un momento di rilievo: il pontefice e il presidente ucraino discutono da tempo della guerra in Ucraina e della necessità di un percorso di pace giusto e duraturo. In una loro precedente visita a Roma, si era parlato anche della possibilità di utilizzare sedi del Vaticano per eventuali negoziati di pace.
L’udienza a Castel Gandolfo rappresenta dunque un segnale forte: l’intento di combinare sforzi diplomatici, appello morale e mediazione internazionale in un contesto storico e simbolico come quello del Vaticano.

Nel pomeriggio – previsto intorno alle ore 15 – Zelensky sarà ricevuto a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni.
Sul tavolo ci sarà il sostegno dell’Italia all’Ucraina: forniture di armi, aiuti umanitari e supporto politico.
Secondo quanto riferito, l’Italia sarebbe pronta a impegnarsi per il 2026 con un nuovo pacchetto di assistenza militare, pur in un contesto interno complicato da tensioni politiche legate al sostegno a Kiev.

La visita di Zelensky a Roma arriva dopo una serie di incontri con diversi leader europei, parte di una tournée diplomatica per creare consenso intorno a un piano di pace europeo, alternativo alle proposte statunitensi considerati troppo favorevoli a Mosca.
L’obiettivo dell’Ucraina è ottenere garanzie di sicurezza, tutela della sovranità e sostegno concreto — militare, politico e infrastrutturale — da parte dell’Europa. Il sostegno italiano, come annunciato da Meloni, rimane “fermo” nonostante le difficoltà interne al governo.

Questo viaggio a Roma rappresenta quindi una tappa strategica per Kiev — e anche un banco di prova per l’Italia e l’Europa: dimostrare coesione, determinazione e credibilità rispetto a un conflitto che coinvolge equilibri globali.

 

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