AgenPress. Secondo il Wall Street Journal, il piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l’Ucraina prevede il ripristino dei flussi energetici russi verso l’Europa, ingenti investimenti statunitensi nel settore russo delle terre rare e l’utilizzo di asset russi congelati.
Il quotidiano riporta che i piani di Trump sono descritti in dettaglio nelle proposte presentate agli europei nelle ultime settimane.
Tra i piani del presidente degli Stati Uniti c’è quello di attingere a 200 miliardi di dollari di beni statali russi congelati per progetti in Ucraina, tra cui la creazione di un nuovo grande centro dati alimentato dalla centrale nucleare di Zaporizhia, ora controllata dalle forze russe.
Inoltre, secondo il quotidiano, si prevede che le aziende americane investiranno in settori strategicamente importanti in Russia, come l’estrazione di terre rare e le trivellazioni petrolifere nell’Artico, aggiungendo che verrà ripristinato anche il flusso di energia russa verso l’Europa occidentale e il resto del mondo.
Secondo il Wall Street Journal, alcuni funzionari europei hanno, paragonato il proposto accordo energetico tra Stati Uniti e Russia a una versione economica della conferenza di Yalta del 1945.
In quella conferenza, i vincitori della Seconda guerra mondiale (Unione Sovietica, Stati Uniti e Gran Bretagna) si spartirono le loro sfere di influenza in Europa.
La linea europea è molto diversa. Dal 2022 Bruxelles lavora per ridurre la dipendenza dal gas russo, considerato un fattore di vulnerabilità strategica. Per questo intende destinare gli stessi fondi russi congelati — oggi in larga parte custoditi in istituzioni finanziarie europee — a un prestito diretto al governo ucraino.
Secondo molti governi del continente, l’approccio americano rischierebbe invece di offrire a Mosca una boccata d’ossigeno proprio mentre la sua economia mostra segni di cedimento.
Washington respinge le critiche, sostenendo che il metodo europeo consumerebbe rapidamente le risorse disponibili. L’idea statunitense è coinvolgere investitori di Wall Street e grandi fondi di private equity per moltiplicare la capacità finanziaria: secondo un funzionario, il fondo potrebbe arrivare fino a 800 miliardi di dollari sotto gestione americana. “Abbiamo una solida esperienza nel far crescere il capitale”, ha affermato. La distanza dunque, oltre che con Mosca, si allarga anche tra le due sponde dell’Atlantico.
