AgenPress – Venti pagine divise in una presentazione, un’introduzione, quattro capitoli tematici e una conclusione, più altre quattro pagine di note: è la Dichiarazione ‘Dignitas infinita’ circa la dignità umana, pubblicata oggi dal Dicastero per la Dottrina della fede, dopo cinque anni di lavoro, a firma del cardinale prefetto Victor Manuel Fernandez e del segretario per la Sezione dottrinale, mons. Armando Matteo.
Il documento, che fa memoria del 75/o anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, include il magistero papale dell’ultimo decennio sulle “gravi violazioni” della dignità umana: dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dalla tratta di persone agli abusi sessuali, all’aborto, alla maternità surrogata, fino all’eutanasia e al suicidio assistito, allo scarto dei disabili, alla teoria del gender, al cambio di sesso e alla “violenza digitale”.
Riaffermare “l’imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno dell’antropologia cristiana”: una “verità universale, che tutti siamo chiamati a riconoscere, come condizione fondamentale affinché le nostre società siano veramente giuste, pacifiche, sane e alla fine autenticamente umane”.
Così il prefetto, card. Victor Manuel Fernandez. Dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dall’aborto alla maternità surrogata all’eutanasia, dalla teoria del gender alla violenza digitale, fino alla tratta di persone: questi i contenuti del quarto capitolo, dedicato ad “alcune gravi violazioni della dignità umana”, il cui elenco – si precisa – non è “esaustivo”.
Nelle prime tre parti, la Dichiarazione richiama fondamentali principi e presupposti teorici, al fine di offrire importanti chiarimenti che possono evitare le frequenti confusioni che si verificano nell’uso del termine “dignità”. Nella quarta parte, presenta “alcune situazioni problematiche attuali in cui l’immensa e inalienabile dignità che spetta ad ogni essere umano non è adeguatamente riconosciuta”.
“La denuncia di tali gravi e attuali violazioni della dignità umana è un gesto necessario, perché la Chiesa nutre la profonda convinzione che non si può separare la fede dalla difesa della dignità umana, l’evangelizzazione dalla promozione di una vita dignitosa, e la spiritualità dall’impegno per la dignità di tutti gli esseri umani”, spiega Fernandez, ricordando che “tale dignità di tutti gli esseri umani può essere intesa come ‘infinita’ (dignitas infinita), così come san Giovanni Paolo II affermò in un incontro con persone affette da certe limitazioni o disabilità, al fine di mostrare come la dignità di tutti gli esseri umani vada al di là di ogni apparenza esteriore o di ogni caratteristica della vita concreta delle persone”.