Corea del Sud. Il presidente dichiara la legge marziale. Parlamento contrario, irruzione dell’esercito. Usa monitorano

- Advertisement -
- Advertisement -
 AgenPress – Il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale,  creando la sfida più seria alla democrazia sudcoreana dagli anni ’80, poiché i legislatori hanno respinto la mossa con una votazione e i manifestanti si sono radunati fuori dal parlamento.
La dichiarazione di Yoon, da lui definita come rivolta ai suoi avversari politici, è stata fortemente osteggiata dal presidente del parlamento e perfino dal leader del partito di Yoon, Han Dong-hoon, che si è scontrato con il presidente per la sua gestione dei recenti scandali.
Elicotteri sono atterrati sul tetto del Parlamento sudcoreano dopo la proclamazione della legge marziale,  come mostrato dalla tv in diretta.
L’esercito della Corea del Sud ha dichiarato che “farà rispettare la legge marziale finché non verrà revocata dal presidente”.
Maggioranza e opposizione unite nel condannare la legge marziale. Han Dong-hoon, il capo del People Power Party al potere a Seul, ha definito “sbagliata” la mossa e ha assicurato che “la bloccherà” con il sostegno della gente, in base a una nota diffusa astretto giro dal messaggio tv di Yoon. Dello stesso tenore la risposta del Partito democratico, forza principale d’opposizione, che ha parlato di azione “incostituzionale”, chiamando una convocazione d’urgenza dell’Assemblea nazionale, il parlamento di Seul.
Secondo la legge sudcoreana, il presidente deve revocare immediatamente la legge marziale se il parlamento lo richiede a maggioranza.
Le riprese televisive in diretta hanno mostrato truppe con elmetto apparentemente incaricate di imporre la legge marziale mentre tentavano di entrare nell’edificio dell’Assemblea nazionale. Gli assistenti parlamentari sono stati visti cercare di respingere i soldati spruzzando estintori.
Yoon ha detto in una trasmissione televisiva che i partiti di opposizione avevano preso in ostaggio il processo parlamentare. Ha giurato di sradicare le “forze anti-stato filo-coreane senza vergogna” e ha detto che non aveva altra scelta se non quella di prendere la misura per salvaguardare l’ordine costituzionale.
Il decreto sulla legge marziale della Corea del Sud vieterebbe tutte le attività politiche e parlamentari e consentirebbe arresti senza mandato, ha riferito la Yonhap News Agency, citando il decreto militare completo. Proibirebbe inoltre di “negare la libera democrazia o tentare una sovversione” e metterebbe fuori legge le “fake news” e la “manipolazione dell’opinione pubblica”.

I legislatori dichiarano la misura “non valida”: dei 300 membri dell’Assemblea nazionale della Corea del Sud, 190 erano presenti per votare nella sessione notturna di emergenza, che ha avuto luogo poche ore dopo che Yoon aveva dichiarato la legge marziale. Tutti e 190 hanno votato per bloccare la mossa . Dopo il voto, decine di truppe che erano entrate nell’edificio parlamentare principale hanno iniziato a ritirarsi, secondo il quotidiano coreano Chosun Ilbo.

Gli Usa hanno dichiarato che stanno “monitorando da vicino la situazione”.  Il governo degli Stati Uniti “è in contatto con il governo della Repubblica di Corea e sta monitorando da vicino la situazione”, ha detto in un comunicato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.
“La nostra alleanza con la Corea del Sud è di ferro e rimane immutata”,  ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Vedant Patel in un briefing con la stampa a proposito del caos nel Paese. “Speriamo che tutto si risolva pacificamente”.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato di non aver ricevuto alcun avvertimento dalla Corea del Sud.  “Gli Stati Uniti non sono stati avvisati in anticipo di questo annuncio. Siamo seriamente preoccupati per gli sviluppi che stiamo vedendo sul campo”, si legge in una dichiarazione del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.
- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -