Maria Teresa Bellucci (Viceministro del Lavoro) a “l’Italia che abiteremo by Remind: “L’Italia che vogliamo abitare è prima di tutto una sfida civile e democratica”

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AgenPress. Si è conclusa il 9 luglio 2025 la giornata di approfondimento dell’iniziativa “L’Italia che abiteremo by Remind” presso Palazzo Inail a Roma,  un incontro che rappresenta un’importante occasione di confronto tra Rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle Istituzioni insieme a Imprenditori, Manager e Professionisti con l’obbiettivo di individuare linee guida e buone pratiche per il benessere e la sicurezza di Famiglie e Imprese; ciò al fine di favorire il processo di trasformazione degli stili di vita nei luoghi, spazi, territori e città in cui le Persone vivono, operano e transitano.

«L’Italia che vogliamo abitare non è solo una sfida urbanistica ed economica. È, prima di tutto, una sfida civile e democratica». Lo ha dichiarato Maria Teresa Bellucci, Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, durante l’iniziativa.

«Ci tenevo molto – afferma Bellucci – a sottolineare il mio saluto e l’apprezzamento per questa occasione di condivisione su come costruire l’Italia che vogliamo abitare: un’Italia più sostenibile, sicura, inclusiva, che sappia coniugare qualità della vita, sviluppo economico e giustizia sociale, grazie a un dialogo costruttivo e integrato tra istituzioni, imprese, professionisti e cittadini. È ciò che abbiamo cercato di fare fin dall’inizio della legislatura».

Il Viceministro del Lavoro ha poi sottolineato come la trasformazione degli spazi, dei territori e delle città debba partire dal benessere e dalla sicurezza delle persone, includendo anche gli ambienti di lavoro. «Nel 2024 le denunce di infortuni mortali sono state oltre 1.200. Solo una in più rispetto all’anno precedente, ma sempre un numero inaccettabile. Ogni incidente, ogni vita spezzata, è una sconfitta per tutti», ha affermato.

In questo senso, il Governo – ha spiegato – ha rafforzato la collaborazione tra Ministero, INAIL, Ispettorato del Lavoro e altre istituzioni, promuovendo anche interventi concreti: «Abbiamo aumentato le risorse a oltre un miliardo per interventi sulla sicurezza, esteso la tutela assicurativa anche agli studenti e al personale scolastico durante il tragitto casa-scuola, introdotto la patente a crediti per le imprese e potenziato il numero e la formazione degli ispettori».

Ha inoltre ricordato l’impiego di tecnologie predittive e l’avvio di percorsi personalizzati di reinserimento lavorativo per le vittime di infortuni gravi, sottolineando l’importanza della prevenzione delle nuove fragilità, dal rischio psicosociale allo stress termico, fino alle nuove sfide poste dallo smart working.  «Non può esserci sviluppo senza sicurezza né benessere», ha dichiarato. «Serve un approccio integrato, dalla prevenzione all’innovazione, e serve una vera alleanza tra tutti gli attori per promuovere una cultura condivisa della sicurezza, a partire dalle giovani generazioni».

Concludendo, Bellucci ha ringraziato Remind per il lavoro svolto: «L’evento di oggi è un tassello importante perché contribuisce al Libro Bianco su sicurezza, sostenibilità, innovazione e investimenti. Ogni contributo è prezioso per noi decisori pubblici, perché ci consente di elaborare politiche concrete, eque e proiettate nel futuro».

«Solo affrontando insieme questa sfida, con il contributo indispensabile delle imprese, delle categorie produttive e della parte datoriale, potremo dare vita a città e lavori più sicuri e capaci di promuovere davvero il benessere psicofisico delle persone», ha concluso, rivolgendosi ai partecipanti con un saluto caloroso: «Vi ringrazio di nuovo e vi auguro buon lavoro e buona giornata».

L’Italia che abiteremo è organizzata e promossa da Remind, associazione delle buone pratiche dei settori produttivi della Nazione, e i contributi dei protagonisti dell’iniziativa andranno ad arricchire il “Libro bianco su Sicurezza, Sostenibilità, Innovazione e Investimenti” messo a disposizione dei Decisori per le linee strategiche e le politiche industriali per la crescita dello Stato.

Paolo Crisafi Presidente di Remind: “Abitare non significa solo risiedere in uno spazio, ma prenderne parte. È costruire senso nei luoghi, generare relazioni, custodire memoria e futuro. È un gesto culturale, economico e sociale che implica cura, visione e responsabilità.

Significa valorizzare il patrimonio urbano e rurale, trasformare gli spazi in ambienti sani, sicuri, sostenibili, accessibili e connessi ai bisogni delle famiglie, delle imprese e delle comunità. Con l’iniziativa L’Italia che abiteremo, vogliamo contribuire a delineare politiche pubbliche e strategie industriali che, partendo dalle buone pratiche dei settori produttivi, guidino la trasformazione dell’Italia rendendola sempre più capace di offrire benessere e sicurezza a tutti i cittadini.”

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