AgenPress. L’Uruguay ha approvato una legge sul fine vita, che consente l’eutanasia a determinate condizioni. Il Senato ha deliberato la legge con un’ampia maggioranza di 20 voti su un totale di 31 membri presenti.
La Camera dei Rappresentanti aveva dato il via libera ad agosto. Il Senato, dove una coalizione di partiti di sinistra detiene la maggioranza dei seggi, ha infine approvato il testo.
La legge sulla “morte dignitosa”, come è stata intitolata, rende l’Uruguay membro di una ristretta cerchia di paesi in cui la morte assistita è consentita a determinate condizioni, tra cui figurano anche Canada, Paesi Bassi, Spagna, Nuova Zelanda, Cuba, Colombia dal 1997 e Ecuador dall’anno scorso.
Alcune decine di oppositori del disegno di legge che stavano assistendo alla riunione hanno interrotto gli applausi dopo la votazione gridando: “Assassini!”
Tra le condizioni che devono essere soddisfatte vi sono: essere maggiorenne, avere la cittadinanza del Paese o un permesso di soggiorno permanente in esso, essere considerato mentalmente capace e trovarsi nelle fasi finali di una malattia incurabile o di una condizione che provoca dolore insopportabile o un grave deterioramento della qualità della vita.
Prima che il paziente possa formalizzare per iscritto i propri desideri, devono essere soddisfatte le condizioni necessarie.
Secondo un sondaggio pubblicato a maggio dall’istituto CIFRA, oltre il 60% degli uruguaiani si è dichiarato favorevole alla legalizzazione dell’eutanasia, mentre il 24% si è dichiarato contrario.
L’associazione medica non ha preso una posizione ufficiale, ma ha svolto un ruolo consultivo nel processo legislativo “per garantire le massime garanzie possibili a pazienti e medici”.
La Chiesa cattolica ha espresso “tristezza” quando il disegno di legge è stato approvato dalla Camera, mentre una decina di organizzazioni hanno definito il testo “imperfetto e pericoloso”.