AgenPress. L’OMS avverte che il sistema sanitario nella Striscia di Gaza è a un punto di rottura. Il tempo per prevenire una catastrofe umanitaria sta scadendo se il carburante e le forniture sanitarie e umanitarie salvavita non possono essere consegnate con urgenza alla Striscia di Gaza in mezzo al blocco totale.
Gli ospedali hanno solo poche ore di elettricità al giorno poiché sono costretti a razionare le riserve di carburante in esaurimento e a fare affidamento sui generatori per sostenere le funzioni più critiche. Anche queste funzioni dovranno cessare tra pochi giorni, quando le scorte di carburante saranno esaurite. L’impatto sarebbe devastante per i pazienti più vulnerabili, compresi i feriti che necessitano di interventi chirurgici salvavita, i pazienti nelle unità di terapia intensiva e i neonati che dipendono dalle cure nelle incubatrici.
Mentre i feriti e le vittime continuano ad aumentare a causa degli attacchi aerei in corso sulla Striscia di Gaza, la grave carenza di forniture mediche sta aggravando la crisi, limitando la capacità di risposta degli ospedali già sovraccarichi di curare i malati e i feriti.
La situazione ha anche gravemente compromesso la fornitura di servizi sanitari essenziali, tra cui l’assistenza ostetrica, la gestione delle malattie non trasmissibili come il cancro e le malattie cardiache e il trattamento delle infezioni comuni, poiché tutte le strutture sanitarie sono costrette a dare priorità alle cure di emergenza salvavita.
L’accesso delle squadre mediche di emergenza sul campo è gravemente ostacolato dai danni alle infrastrutture. L’OMS ha documentato 34 attacchi all’assistenza sanitaria a Gaza dallo scorso sabato che hanno provocato la morte di 11 operatori sanitari in servizio, 16 feriti e danni a 19 strutture sanitarie e 20 ambulanze.
Senza l’immediato ingresso di aiuti umanitari a Gaza – in particolare servizi sanitari, forniture mediche, cibo, acqua pulita, carburante e prodotti non alimentari – i partner umanitari e sanitari non saranno in grado di rispondere ai bisogni urgenti delle persone che ne hanno disperatamente bisogno. Ogni ora persa mette a rischio più vite.
L’OMS chiede la fine delle ostilità e la protezione dell’assistenza sanitaria e dei civili dagli attacchi. L’OMS chiede inoltre l’immediata creazione di un corridoio umanitario per garantire l’accesso senza ostacoli alle forniture sanitarie e umanitarie, nonché al personale, e l’evacuazione dei pazienti e dei feriti. L’OMS ribadisce inoltre il suo appello al rispetto e alla tutela dell’assistenza sanitaria.
L’OMS è pronta a inviare immediatamente forniture sanitarie essenziali e di pronto soccorso attraverso il suo hub logistico a Dubai e a collaborare con i partner per garantire che possano raggiungere la Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah. L’accesso urgente attraverso il valico è essenziale affinché l’OMS e le altre agenzie umanitarie possano agire rapidamente per contribuire a salvare vite umane.