AgenPress – “L’abrogazione dell’abuso d’ufficio è un tassello di una riforma più ampia: rivedremo i reati contro la pubblica amministrazione”.
Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nelle sue comunicazioni al Senato.
“Secondo noi questo reato è evanescente, migliaia e migliaia di processi con spese enormi, l’unica soluzione è quella di abolirlo, siamo decisi di andare fino in fondo. L’Europa ci chiede di contrastare la corruzione e il nostro arsenale di contrasto è il più vasto e il severo di tutta l’Europa”. Negli ultimi giorni si è discusso molto anche di intercettazioni, sul punto ha ribadito che tra le spese della giustizia una parte molto significativa è costituita da questo capitolo: “Le intercettazioni non saranno mai toccate quelle che riguardano la criminalità organizzata, il terrorismo, però una razionalizzazione della spesa è necessaria”.
“Se come è accaduto fino a ieri, un pm sequestrasse un cellulare, sequestra una vita. Ma voi credete che la mafia parli col telefonino se deve fare un attentato? Nel cellulare, fate un esame di coscienza, ci sono le cartelle cliniche e le fotografie delle tac inviate per consulto a distanza. Ci sono vite intere che vengono rovinate perché un pubblico ministero in nome di questa cultura giurisdizionale e della giustizia, per una banalità enfatica che non ha nessun ingresso nella razionalità giuridica, sequestra il telefonino. E poi attraverso una serie di perversioni che transitano dai cancellieri agli avvocati (i dati sul cellulare) finiscono sui giornali”.