Afghanistan. I talebani fanno promesse ma nessuno ci crede. Centinaia di giovani protestano a Jalalabad

AgenPress – “Nessuna vendetta nei confronti dei collaboratori”. Le donne “parteciperanno alla vita sociale, potranno andare a scuola”, ma  sempre nel rispetto della legge islamica, della Sharia.

Lo hanno assicurato i talebani durante la prima conferenza stampa dopo la conquista di Kabul.

I talebani hanno perdonato tutti, sulla base di ordini dei loro leader, e non nutrono inimicizia nei confronti di nessuno, ha affermato il portavoce, Zabihullah Mujahid, in una conferenza stampa. Mujahid ha dichiarato che “presto sarà raggiunto un accordo con cui verrà insediato un governo islamico nel Paese”.

“Dopo 20 anni di lotta abbiamo liberato il paese ed espulso gli stranieri. E’ un momento di orgoglio per l’intera nazione”, ha detto,  L’emirato islamico dell’Afghanistan promette a tutti i paesi del mondo che l’Afghanistan non sarà una minaccia per nessun paese, ha detto il portavoce dei talebani.  Sono in molti però a non credere alle promesse dei talebani. In Afghanistan c’è molta paura e i migliaia continuano a fuggire come possono. A non credere alle promesse dei talebani sono soprattutto le donne, che restano chiuse nelle proprie case in attesa di certezze. Ma non manca chi continua a lavorare e chi sfida la paura e scende in piazza.

Centinaia di giovani sono scesi in piazza a Jalalabad sventolando la bandiera nazionale afgana contro la presa di potere da parte dei talebani. Secondo i testimoni, scrive Pajhwok Afghan News, i talebani hanno sparato in aria e poi contro i manifestanti. Secondo il sito di notizie sono stati aggrediti anche alcuni giornalisti presenti. Sui social la notizia si sta diffondendo corredata di foto e video e secondo alcuni utenti ci sono due civili morti.

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