Afghanistan. L’Europa assiste preoccupata, gli Usa riprendono i rimpatri. 10 afgani morti

AgenPress – L’Europa guarda preoccupata, in attesa di un’ondata di profughi. Johnson chiede un G7, oggi si riunisce il consiglio Esteri del’Ue. I talebani a Doha cercano alleati. Mosca apre al dialogo.  A livello interno, si cerca una transizione pacifica e il tentativo di mediazione è nelle mani dell’ex presidente Hamid Karzai – rimasto a Kabul – che ha creato, insieme al vicepresidente Abdullah Abdullah e all’ex capo dei mujaheddin, Hekmatyar, un gruppo di coordinamento per trattare con Amur Khan Mutaqi, il comandante talebano. l

Gli Stati Uniti intanto stanno rafforzando il cordone di sicurezza intorno all’aeroporto di Kabul che in serata è stato riaperto per consentire il proseguimento dei rimpatri. Sono ancora migliaia le persone che cercano di lasciare la città dove, secondo alcuni testimoni, i talebani setacciano casa per casa in cerca di presunti oppositori, donne, filo-occidentali.

Nella notte sono arrivati in Afghanistan altri 3.000 soldati americani ma il dipartimento di Stato ha comunque invitato i suoi cittadini a rimanere al riparo ed evitare la zona dell’aeroporto. Ieri almeno 10 persone sono morte nel tentativo di lasciare il Paese, anche aggrappandosi a un aereo in decollo.

I voli militari per l’evacuazione di diplomatici e civili dall’Afghanistan stanno decollando stamattina da Kabul, ha riferito a Reuters un funzionario della sicurezza occidentale all’aeroporto, confermando l’annuncio del Pentagono, già ieri sera, della riapertura del traffico aereo nello scalo dopo la sospensione a causa del caos scoppiato con l’afflusso di migliaia di persone che volevano tentare la fuga dall’Afghanistan di nuovo sotto il controllo talebano.

 

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