Atlantia e il Governo giocano a rimpiattino sulla pelle dei cittadini

Agenpress. Sul caso della vertenza Atlantia entra in scena il Codacons, a tutela degli utenti dei servizi autostradali, che contro il “gioco a rimpiattino” sulla pelle dei consumatori chiede al Governo di attivarsi con urgenza.

Abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo tra le parti, aperto ai cittadini nella loro veste di primi fruitori delle autostrade, per definire la vertenza e soprattutto far ripartire investimenti e manutenzione sulla rete, indispensabili per garantire un servizio di qualità e sicuro agli utenti che, ricordiamo, pagano i pedaggi –spiega il Codacons.

Di seguito il testo della istanza con cui si chiede a Governo e Atlantia di chiudere entro 30 giorni la vertenza:

“Da quanto si è appreso dalla stampa, Atlantia ha bloccato oggi i piani di investimenti e sviluppo di essenziali infrastrutture che riguardano la mobilità di tutti gli italiani e il blocco di ingenti possibilità di lavoro e occupazione in un momento in cui c’è necessità assoluta di ripresa e risanamento dell’economia del Paese. Ancor peggio, abbiamo letto che la società sarà trascinata in complesse vertenze giudiziarie, con esiti incerti.

Orbene, i cittadini ritengono che quanto meno il privato, debba fare tutti i sacrifici necessari anche in dipendenza dei gravi eventi verificatisi da Genova in poi, ma che il Governo – a sua volta – di fronte a proposte di indennizzo del privato, debba assumere chiare posizioni positive o negative ma comunque trattare. 

Il peggio è il silenzio e il lasciare che il livello giudiziario (sia penale dove necessita una chiara e definitiva sentenza che accerti tutte le responsabilità anche pro-quota di tutti i soggetti coinvolti, sia contrattuale civilistico) non debba prevalere perché poi ricadrebbe come danno – a prescindere dall’esito delle vicende giudiziarie – sempre sui cittadini.

Per questa ragione e per i prevalenti interessi dei cittadini fruitori dei servizi pubblici autostradali, ci permettiamo di chiedere la urgente – e comunque entro 30 gg – convocazione di una conferenza finalizzata a un accordo di programma ex art. 34 d l.gs.vo n. 267 del 2000 che metta fine alle incertezze e definisca in un modo qualsiasi, ma definisca la vertenza salvaguardando i prioritari interessi dei cittadini”.

 

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