Brigate rosse. 7 terroristi arrestati, 3 ancora in fuga. Legale, tradimento della Francia

AgenPress – Sono stati arrestati tutti a Parigi i sette ex brigatisti fermati dalle autorità francesi su richiesta dell’Italia. L’operazione, secondo quanto si apprende da fonti italiane, è stata condotta dall’Antiterrorismo della polizia nazionale francese (Sdat) in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale della Criminalpol e con l’Antiterrorismo della Polizia italiana e con l’esperto per la sicurezza della polizia italiana nella capitale francese.

In manette sono finiti anche Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse, e Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale. In fuga invece risultano Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura.

Irene Terrel, storica legale degli ex terroristi italiani in Francia, ha denunciato un “tradimento senza nome” da parte della Francia. “Sono indignata e non ho parole per descrivere questa operazione che assomiglia a una piccola retata”.

La decisione di trasmettere alla Procura della Repubblica i nomi dei dieci ex terroristi, su 200 persone che l’Italia ha richiesto nel corso degli anni alla Francia, è stata presa personalmente dal presidente Emmanuel Macron.

L’operazione è strettamente legata alla dottrina Mitterrand di concedere asilo agli ex terroristi tranne che per i crimini di sangue”, ha fatto sapere l’Eliseo. La compilazione della lista dei dieci nomi è il frutto “di un importante lavoro preparatorio bilaterale, durato diversi mesi, che ha portato a prendere in considerazione i reati più gravi”.

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