AgenPress. In attesa dell’arrivo di nuovi vaccini e con il via libera del ministero della Salute al vaccino AstraZeneca anche per gli over 65, le campagne vaccinali sono state rimodulate e il presidente della Commissione Ue von der Leyen annuncia il parere positivo dell’Ema alle linee guida per accelerare l’approvazione di vaccini adattati a nuove varianti.
L’Ue quindi accusa la società di AstraZeneca di avere distribuito “meno del 10%” delle dosi previste. Lo stop all’export dipenderà dalla capacità dell’azienda di “ricreare la fiducia onorando il contratto”. Da aprile nell’Unione europea le dosi di vaccino antiCovid disponibili dovrebbero essere 100milioni al mese.
Anche l’Assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato, spiega che non è stato consegnato “tutto ciò che era previsto ci auguriamo che ora le società farmaceutiche mantengano gli impegni. Abbiamo bisogno di avere una programmazione delle consegne almeno per aprile e maggio”.
Intanto viene annunciato che è stato “firmato il primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società ADIENNE Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V”. Lo annuncia la Camera di Commercio Italo-Russa: ” raggiunto un accordo con l’azienda ADIENNE Pharma&Biotech per la produzione dello Sputnik V in Italia, siglando il primo contratto europeo per la produzione locale del vaccino. La partnership permetterà di avviare la produzione già dal mese di luglio 2021″.
La Camera di Commercio Italo-Russa spiega che “il processo produttivo innovativo” del vaccino russo Sputnik “aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno”.
Con le 684mila dosi di Astrazeneca e le circa 665mila di vaccino Pfizer già consegnate, sono quasi 7,9 milioni le dosi di vaccini antiCovid arrivate in Italia. Di queste 7.891.990 ne sono state somministrate 5.587.592, mentre sono in totale 1.697.225 gli italiani vaccinati e che hanno dunque ricevuto entrambe le dosi.
La percentuale delle dosi somministrate a livello nazionale è di circa il 70,7% mentre a livello regionale la Valle d’Aosta e la Campania hanno somministrato rispettivamente l’87,7% e l’86,8%. Sotto il 70% ci sono invece la Sardegna (60,6%), la Liguria (65.6%) e la Calabria (65,7%).
Il presidente della regione Calabria, Nino Spirlì, precisa che le dosi di vaccino inoculate “sono già aumentate, soprattutto negli ultimi giorni. Abbiamo avuto delle difficoltà ed è inutile negarlo, ma oggi si entra a regime grazie anche al lavoro dell’Esercito. La riconversione di questo luogo ci consente di ottimizzare al massimo le forze e avviare al meglio la campagna di vaccinazione”.