Chiude allevamento ‘etico’. Appello per il futuro di 500 animali in condizioni di necessità.

AgenPress – “Molti di voi sicuramente già conoscono la realtà di cui parleremo oggi. Si tratta di Latteamore e Oasi Leonardo. Due realtà che hanno, negli ultimi anni, raccontato di “allevamento etico”.
Bene, Latteamore e Oasi Leonardo chiudono.
Solo una volontaria, con pochissimi mezzi, rimasta ad occuparsi degli animali.
Sono quasi 500 lasciati in condizioni di estrema necessità.
E senza fondi adeguati per una gestione corretta”.
Così la ‘Rete dei santuari di animali liberi’, che riunisce 14 rifugi in Italia per animali salvati dal macello e da altre forme di sfruttamento, dopo l’annuncio della chiusura dell’allevamento ‘etico’ del caseificio ‘LatteAmore’ di Castiglion Fibocchi (Arezzo), presso Podere il Prato per mancanza di risorse adeguate per il mantenimento e le cure veterinarie.
“La Rete dei Santuari di Animali Liberi è stata contattata per cercare di portare in salvo gli animali.
Altri, chiamati prima di noi, hanno rinunciato.
Non nascondiamo che pure noi avremmo voluto girarci dall’altra parte, in questa circostanza.
O scappare lontano.
Ma non l’abbiamo fatto.
Dopo lo sconforto iniziale, abbiamo trovato la forza e la determinazione necessarie per imbarcarci in un così folle programma di svuotamento.
Prima che venissero prese altre misure drastiche o attuati interventi diversi da istituzioni e magistratura.
Già le prime pecore e capre sono partite per le nuove case.
Dove vivranno libere per sempre.
Senza dover produrre alcunché.
CERCHIAMO: rifugi, privati, fattorie, oasi, disponibili ad accogliere capre, pecore, maiali, mucche e tori.
Serve codice stalla.
E’ una corsa contro il tempo.
Per salvare quasi 500 vite.
Si tratta di un’operazione senza precedenti.
Per questo abbiamo bisogno di tutti voi.
Ogni posticino libero sarà una vita salvata.
Ancora di più, questa occasione fa tacere ogni dubbio.
Se mai ve ne fosse stato bisogno.
L’allevamento etico e responsabile non esistono.
Latte e formaggio fanno parte della filiera della carne. Indissolubilmente legati ad essa.
Sottoprodotti.
Non si può né si deve produrre nulla dagli animali.
Grazie alla collaborazione di una veterinaria attivista che abbiamo coinvolto, si sta provvedendo a castrare tutti i maschi delle diverse specie.
Attualmente sono interi.
In quanto avrebbero dovuto essere utilizzati con finalità riproduttive.
Gli ultimi piccoli, figli di questa sciagurata gestione, stanno nascendo o sono da poco nati. Poi, sarà tutto finito.
Per favore, aiutaci a dare loro un futuro come individui.
Per favore aiutarci a trovar loro una casa dove non vengano più sfruttati in alcun modo e passano semplicemente vivere felici.
Contattaci per proposte di adozione alla mail della Rete  info@animaliliberi.org
: i Santuari della Rete che si occupano di questo caso sono: VitadaCani – Ippoasi – La Tana del Bianconiglio.
Per favore fate riferimento a questi nostri rifugi se decidete di contattare direttamente per offrire possibilità di adozione”.
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