Cop26. Da oltre 100 paesi impegno per taglio del 30% di emissioni di metano entro il 2030

AgenPress – Sono oltre cento i Paesi, che rappresentano il 70% dell’economia globale, che hanno ora aderito all’impegno per ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030. Alla Cop26 di Glasgow e’ stata lanciata ufficialmente l’iniziativa promossa da Stati Uniti e Ue.

“Il forte sostegno globale per l’impegno illustra lo slancio crescente per ridurre rapidamente le emissioni di metano, ampiamente considerata come l’unica strategia più efficace per ridurre il riscaldamento globale.

I paesi che aderiscono al Global Methane Pledge si impegnano a raggiungere l’obiettivo collettivo di ridurre le emissioni globali di metano di almeno il 30 per cento rispetto ai livelli del 2020 entro il 2030 e a muoversi verso l’utilizzo delle migliori metodologie di inventario disponibili per quantificare le emissioni di metano, con particolare attenzione alle fonti ad alte emissioni”, spiega la Commissione europea.

I Paesi che hanno aderito al Pledge rappresentano tutte le regioni del mondo e comprendono rappresentanti delle nazioni sviluppate e in via di sviluppo.

“L’iniziativa sulla riduzione delle emissioni di metano permetterà di mantenere a portata di mano l’obiettivo di limitare il riscaldamento” globale “a 1,5 gradi. I Paesi che aderiscono al Global Methane Pledge – si spiega nella nota – si impegnano a raggiungere l’obiettivo collettivo di ridurre le emissioni globali di metano di almeno il 30%, rispetto ai livelli del 2020, entro il 2030 e a muoversi verso l’utilizzo delle migliori metodologie disponibili per quantificare le emissioni”.

La realizzazione dell’iniziativa ridurrebbe il riscaldamento di almeno 0,2 gradi Celsius entro il 2050, fornendo una base fondamentale per gli sforzi globali di mitigazione del cambiamento climatico.

Stati Uniti e Ue annunciano anche una significativa espansione del sostegno finanziario e tecnico per assistere l’attuazione dell’impegno, con filantropi a livello globale che hanno impegnato 328 milioni di dollari in finanziamenti per sostenere l’aumento di scala di questo tipo di strategie. La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti e il Fondo verde per il clima si sono impegnati a sostenere il progetto attraverso l’assistenza tecnica e il finanziamento di progetti.

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