Coronavirus. Wuhan è una «Chernobyl biologica». La Cina sapeva tutto, scienziati scappano

AgenPress – Wuhan, primo focolaio del coronavirus, è una «Chernobyl biologica» e gran parte degli scienziati esperti di COVID-19 hanno abbandotato ormai da mesi il territorio cinese per trasferirsi in Occidente.

A parlare è l’americano Steve Bannon, ex chief strategist della Casa Bianca e consigliere fidato di Donald Trump, che getta benzina sul fuoco della paura legata al COVID-19 e dipingono un quadro spaventoso in Cina.

In un’intervista al britannico Daily Mail, oltre a definire Wuhan una «Chernobyl biologica», Bannon ha affermato che gli scienziati scappati hanno fornito delle prove sul coinvolgimento del Partito Comunista Cinese nella pandemia di COVID-19.

Bannon – che ha ricoperto un ruolo chiave nella campagna presidenziale di Trump nel 2016 – ha riferito al Daily Mail che chi lavorava nei laboratori cinesi, tra cui il Wuhan Institute of Virology, ha lasciato la Cina e Hong Kong a metà febbraio.

Bannon è membro e co-fondatore del Committee on the Present Danger: China, «un’associazione indipendente con l’obiettivo di educare e informare i cittadini e i politici americani delle minacce provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese».

L’uomo è molto critico nei confronti della Cina per la gestione della pandemia COVID-19 e nel suo programma radiofonico quotidiano, «War Room», ha dedicato un’intera sezione al ruolo della Cina nell’oscurantismo applicato sulla pandemia di coronavirus.

Nella stessa intervista, Bannon ha lanciato un appello ai Paesi occidentali affinché si arrivi a lavorare insieme per abbattere il regime cinese «brutale e autoritario», aggiungendo che la Cina stava conducendo degli esperimenti in laboratorio e che il virus è uscito da lì per un errore involontario.

La dichiarazione di Bannon arriva poco dopo la rivelazione di uno scienziato di Hong Kong, secondo cui la Cina era a conoscenza del virus mortale molto prima di quanto abbia ammesso.

In un’intervista esclusiva a Fox News lo scorso venerdì, Li-Meng Yan, che lavora presso la School of Public Health di Hong Kong, specializzata in virologia e immunologia, ha affermato che la Cina aveva l’obbligo di dirlo al mondo. (tratto da money.it)

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