Covid, Artemisia Lab: “Il 67% delle persone è asintomatica”

AgenPress. A tracciare un identikit è uno studio di Artemisia Lab che con il suo team scientifico e la rete di centri sul territorio ha approfondito questo e altri aspetti.

Emerge che la maggior parte delle persone risultate positive al virus, il 67%, è asintomatica, con una età media inferiore 50 anni. Solo il 2% risulta avere sintomi severi e il 35% ha manifestato sintomi di lieve entità quali febbre, spossatezza, mal gola e raffreddore.

Si legge –  in una nota diramata da Artemisia Lab – i risultati dello studio  che colloca il Lazio al quinto posto della distribuzione regionale dei casi attualmente positivi, rilevando come da qualche mese si ha un incremento progressivo dei ‘nuovi’ casi, facendo così subire un’impennata alla curva epidemiologica nel periodo pre e post-festività natalizie, definendola come quarta ondata.

Questo è dipeso – spiegano gli esperti – sia dal’incremento dell’attività di testing, intesa come numero di tamponi, sia dall’aumentata circolazione virale intesa come incremento del tasso di positività a causa dell’avanzare della nuova variante Omicron, la quale è molto più contagiosa della Delta, come è emerso da studi di letteratura pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche.

Nei centri della rete Artemisia Lab, sono stati eseguiti nel mese di dicembre un totale di circa 14mila tamponi molecolari, di cui 1.671 positivi.

Secondo gli studi prodotti dalla comunità scientifica nelle ultime settimane, la vaccinazione protegge dalle forme gravi della malattia, ma ci sono dubbi sulla effettiva copertura dall’infezione della variante Omicron”.

Le dosi di vaccino anti-Covid somministrate nel Lazio sono state circa 12 milioni. In particolar modo, da una metanalisi condotta dalla rete Artemisia Lab, è emerso come i soggetti risultati positivi con una sola dose risultano essere il 20%, quelli con la doppia dose il 35% e quelli con la dose booster circa il 4%. Mentre i soggetti senza alcun vaccino risultano essere circa il 45%, ma con sintomi più importanti dei soggetti vaccinati e necessità di cure o ricovero ospedaliero. “Ovviamente le percentuali fanno riferimento alle richieste avvenute nel nostro centro e non può essere considerato come distribuzione di normalità statistica su larga scala”, precisano dalla rete.

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