AgenPress. “Quando si prevedono delle chiusure queste dovrebbero essere conseguenti a dati scientifici tali da certificare come quelle attivitร siano rischiose per il contagio da Covid-19”. affermano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, segretario e tesoriera di Radicali Italiani.
“Senza questi dati si va alla cieca, attraverso tentativi che hanno conseguenze negative nel rapporto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini. Quindi la domanda da porre a Franceschini รจ: quali evidenze scientifiche lo hanno portato alla scelta di chiudere teatri e cinema?”, sottolineano. “La veritร รจ che, nonostante le sollecitazioni dellโIstat, in questi mesi non si รจ voluta avviare una raccolta sistematica delle informazioni.
La cosiddetta ‘fase 2’ doveva prevedere un salto di qualitร nella raccolta, conservazione, elaborazione e diffusione dei dati relativi all’epidemia. La mancata pubblicazione di dati dettagliati impedisce qualsiasi attivitร di verifica da parte dell’opinione pubblica sullโoperato del Governo, costituendo un grave ostacolo allโesercizio consapevole dei diritti dei cittadini e ingenerando una generica e crescente sfiducia verso le chiusure derivanti dai vari DPCM.
Proprio su questo tema lo scorso primo maggio avevamo lanciato l’appello Coronavirus: la trasparenza come antidoto, perchรฉ tutti i dati sull’andamento dell’epidemia fossero resi pubblici”, concludono.