AgenPress. Un emendamento prevede che si allunghino i tempi per poter usare i voucher per i biglietti degli spettacoli e dei musei annullati a causa del Covid e delle misure restrittive: saranno validi per tre anni e non più per 18 mesi.
“Una vergogna!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Un’assurda compressione dei diritti sacrosanti dei consumatori che non possono attendere per ben 3 anni prima di poter riavere i loro soldi. Un raddoppio dei tempi inaccettabile! Ricordiamo che, anche se il Dl Rilancio, dopo la clamorosa figuraccia del Governo Conte per via dell’intervento di Paul McCartney, ha migliorato il testo dell’art. 88 del Cura Italia, la restituzione dei soldi versati dai consumatori per l’acquisto dei biglietti è prevista comunque solo alla scadenza del periodo di validità del voucher, ossia 18 mesi, e solo quando il concerto è annullato senza rinvio ad altra data compresa nel medesimo periodo di validità del voucher oppure quanto il concerto è definitivamente cancellato.
Estendere il voucher da 18 mesi a 3 anni, quindi, significa rimandare la restituzione dei soldi di un altro anno e mezzo. Non è certo così che si incoraggiano gli spettatori ad andare ai concerti. Stesso discorso rispetto all’emendamento relativo alle palestre che estende la possibilità di erogare i voucher” conclude Dona.