Femminicidi. E’ una strage, 16 donne uccise a Palermo nel 2019

Agenpress – In aumento i femminicidi che nell’ultimo anno sono stati 16 a cui vanno aggiunte le due donne ammazzate stanotte a Mussomeli nel nisseno. Rispetto all’anno precedente aumentano del 433 per cento.

Sedici donne in un anno uccise per mano dei loro padri, mariti, figli, compagni. Nel 2018 erano tre ed erano già moltissime. Nel 2019 sono stati 16 i femminicidi nel distretto della corte d’Appello di Palermo. Un aumento enorme anche quello dei tentati omicidi con vittima una donna, passati da sei a tredici casi. Aumentano anche i casi di stalking e maltrattamenti in famiglia che vedono soccombere le donne. In un anno le denunce per atti persecutori sono salite del 14 per cento. In totale gli omicidi passano da 59 ai 75 di quest’anno, mentre i tentati da 41 a 56 casi.

Dal nord a sud dell’Italia,  in poche ore stamani, ci sono stati quattro casi di femminicidio: in Alto Adige, due in Sicilia, Sardegna, a cui si aggiunge il caso di ieri, avvenuto a Mazara del Vallo, nel Trapanese, dove un uomo ha massacrato di botte per tre giorni la moglie fino a ucciderla. In tutti i casi i principali sospettati sono i compagni o mariti delle vittime.

In Alto Adige gli inquirenti hanno fatto luce sul caso di una giovane donna pakistana trovata morta ieri, nel suo appartamento a Versciaco. Dopo una notte in caserma è stato disposto il fermo del marito, Z.M., pakistano di 38 anni, che non ha fornito ai magistrati e agli investigatori un’effettiva spiegazione di ciò che era accaduto alla coniuge.

In Sicilia a Mussumeliun uomo ha sparato alla donna, più grande di lui di vent’anni, con la quale aveva avuto una breve relazione perchè non voleva rassegnarsi alla fine della storia, prima di uccidere anche la figlia di lei e di suicidarsi. E’ questa la ricostruzione dei carabinieri che conducono le indagini sulla tragedia.

L’omicida è Michele Noto, 27 anni, che deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato perchè aveva un porto d’armi sportivo; le due vittime sono Rosalia Mifsud, di 48, e la figlia di lei Monica Di Liberto, di 27 anni, avuta da un precedente matrimonio.

E’ di Speranza Ponti, la 50enne originaria di Uri scomparsa da metà dicembre, il corpo ritrovato dai carabinieri della compagnia di Alghero nell’area residenziale che comprende il Resort Vista Blu, una vasta zona di lussuose villette a schiera adeguate a esigenze ricettive a Monte Carru, l’area delle campagne di Carrabufas più vicina al centro abitato.  Il mese scorso la donna, la cui disponibilità economica era aumentata di recente grazie a un’operazione immobiliare, è svanita nel nulla.

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