Francia avvia un’indagine dopo la fuoriuscita di oltre 100.000 pesci morti al largo della costa atlantica

AgenPress – Una fuoriuscita di oltre 100.000 pesci morti nell’Oceano Atlantico al largo delle coste francesi è stata descritta dal ministro della Marina francese come “scioccante” in un incidente che ha attirato l’attenzione di gruppi di attivisti ambientali.

Giovedì, la divisione francese di Sea Shepherd , un’organizzazione di attivismo per la conservazione marina senza scopo di lucro, ha pubblicato le foto della fuoriuscita sulla sua pagina Twitter. “Ecco cosa sta succedendo in questo momento nel Golfo di Biscaglia al largo della costa di La Rochelle”, si legge nel tweet. “Quattro barche officina operano in quella zona, incluso il Margiris, il secondo peschereccio più grande del mondo (vietato in Australia).”
Le immagini pubblicate da Sea Shepherd mostrano una stupefacente massa di pesci morti — che sono il melù, una sottospecie di merluzzo — che galleggia sull’acqua. Il Margiris, di proprietà olandese, è stato descritto da Greenpeace come un “mammut super peschereccio”.
La Pelagic Freeze-Trawler Association (PFA) – che rappresenta l’armatore della nave – ha rilasciato venerdì una dichiarazione in cui affronta l’incidente e ha affermato di “comprendere pienamente le emozioni che tali immagini possono portare”.

Si tratta della perdita di innumerevoli pesci malù, una sottospecie di merluzzo, chiamato potassolo, utilizzato di solito per preparare il surimi giapponese. L’incidente avvenuto a causa della rottura di una rete di un peschereccio, non è sfuggito alla ong ambientalista Sea Shepherd, che da anni si batte per vietare la pesca invernale nel Golfo di Biscaglia, anche per proteggere i delfini della zona. I pesci “sono stati gettati in mare” a 300 km da La Rochelle, da quello che è uno dei pescherecci più grandi del mondo, il Margiris, 143 m di lunghezza; l’area interessata copre una distesa di circa 3mila metri quadrati dicono dalla ong.

Sul fatto avvenuto nel meraviglioso mare blu del Golfo di Biscaglia, il governo francese e la Commissione Ue hanno annunciato un’indagine. Il commissario Ue per l’Ambiente, Virginijus Sinkevicius e la ministra del mare francese Annick Girardin, hanno definito “scioccanti” le immagini pubblicate da Sea Shepherd. “La Francia difende la pesca sostenibile e questo non lo rispecchia. Se dovesse essere provata una violazione, verrebbero adottate sanzioni nei confronti dell’armatore responsabile”.

Il Margiris, il secondo super peschereccio più grande al mondo, ha riconosciuto di aver avuto un incidente. Gli attivisti lo conoscono bene, raccontano che il peschereccio è stato “bandito” dalle acque australiane dopo la mobilitazione di pescatori e residenti. La Margiris, che è gestita da una compagnia olandese la Parleviliet & Van der Plas , ha una rete lunga 600 metri ed è in grado di contenere fino a 6mila tonnellate di pesce.

Secondo la Pelagic Freezer-Trawler Association, l’Associazione europea dei pescherecci da traino congelatori, la rete del Margiris si è rotta “accidentalmente” all’alba, di giovedì, ma si tratta di un evento “molto raro” dicono: “In linea con la normative Ue, l’accaduto è stato registrato sul giornale di bordo e segnalato alle autorità duello Stato di bandiera della nave, la Lituania”. Girardin ha assicurato che i pesci morti saranno rimossi dalle quote della barca, e di certo proprio oggi che si celebra la Giornata mondiale contro lo spreco alimentare, non arriveranno mai in tavola.

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