George Floyd. L’ex poliziotto condannato per omicidio colposo, di 2° e 3° grado

Agenpress – Derek Chauvin ha causato  il decesso di George Floyd  durante il suo arresto, tenendo il ginocchio premuto sul collo per oltre nove minuti. La giuria lo ha quindi ritenuto colpevole per tutti e tre i capi di accusa: omicidio colposo, di secondo grado preterintenzionale e di terzo grado.

I familiari di George Floyd hanno festeggiato la condanna.  In una conferenza stampa il fratello Philonise ha raccontato di stare ricevendo messaggi “da tutto il mondo”. “Tutti dicono la stessa cosa: oggi siamo nuovamente in grado di respirare”. “E’ stata fatta la storia, che giorno per essere un Floyd”, gli ha fatto eco l’altro fratello Terrence.

Chauvin ha lasciato l’aula in manette e resterà sotto custodia cautelare in attesa che venga determinata l’entità della pena. La folla, che attendeva il verdetto fuori dal tribunale di Minneapolis, ha accolto la condanna per tutti e tre i capi di imputazione con entusiasmo, applausi e cori. Scene analoghe in molte altre città americane.

“La giustizia guadagnata dolorosamente è arrivata per la famiglia di George Floyd e la comunità qui a Minneapolis, ma il verdetto di oggi va ben oltre questa città e ha implicazioni significative per il Paese e persino per il mondo”. Lo ha detto Ben Crump, uno dei legali della famiglia Floyd. “Questo caso è un punto di svolta nella storia americana per la responsabilità delle forze dell’ordine e invia un messaggio chiaro che speriamo venga ascoltato chiaramente in ogni città e in ogni Stato”, ha aggiunto Crump.

Abbiamo compiuto un passo in avanti contro il razzismo sistemico che è una macchia per l’anima del nostro Paese”, ha  commentato Joe Biden parlando in diretta tv alla nazione. L’inquilino della Casa Bianca ha definito la morte di George Floyd come “un omicidio alla luce del giorno”. Per il presidente americano però bisogna fare molto di più, anche se la decisione odierna può rappresentare “un cambiamento significativo”. Biden ha quindi lanciato un appello all’unità e ad evitare ogni tipo di violenza.

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