Hong Kong. 12 attivisti pro democrazia si dichiarano colpevoli per veglia Tienanmen

AgenPress –  Sono dodici gli attivisti pro-democrazia di Hong Kong che si sono dichiarati colpevoli delle accuse di incitamento e partecipazione a una manifestazione non autorizzata durante la veglia del 4 giugno 2020, la prima in memoria dei sanguinosi fatti di Piazza Tienanmen vietata dalle autorità locali dal 1990.

Anche Albert Ho, il vicepresidente dell’Alleanza di Hong Kong, il gruppo che l’ha sempre organizzata, ha riconosciuto gli addebiti, ha respinto durante l’udienza l’accusa di essere agenti stranieri dicendo che l’alleanza è stata formata da attivisti locali che sostengono i manifestanti per la democrazia a Pechino. “Perché Hong Kong, allora una colonia britannica situata a migliaia di chilometri di distanza alla periferia del Paese, è stata così coinvolta nel Movimento per la democrazia del 1989?. La risposta è semplice e diretta: le persone di Hong Kong che stavano per ricongiungersi con la nostra madrepatria nutrivano l’aspirazione che lei sarebbe andata avanti per diventare una nazione libera e democratica”.

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