“Il Made in Italy delle donne…”

La Canzone di Marinella – Le donne imprenditrici di se stesse

Creare, nascere e rinascere: il valore aggiunto del fare, al femminile


Agenpress. Sin dall’adolescenza, la Fotoreporter, Docente di Cinema e Comunicazione e Opinionista televisiva, Ketty Carraffa, di Milano, è  impegnata personalmente e professionalmente nella difesa dei diritti delle donne, nella sensibilizzazione contro la violenza di genere, e realizzando e organizzando, su questi temi, numerosi eventi e progetti, con il supporto della parte culturale, artistica e musicale, (della quale si occupa come giornalista e opinionista freelance, dal 1985) nelle date “canoniche” dedicate alle donne ma, soprattutto, per “ricordare” ogni giorno dell’anno, le vittime e la necessità dell’educazione al rispetto, delle nuove generazioni.

In Italia, ogni 72 ore, un donna è vittima di femminicidio, e questo è un dato terrificante da non dimenticare, che non deve essere assolutamente considerato un’abitudine.

Dopo l’uscita dei precedenti saggi sul lavoro atipico delle donne e le relative presentazioni, sempre con prestigiosi Patrocini istituzionali, con relazioni e racconti “in positivo”, di donne vittime di ogni forma di violenza, con i libri: “Come Marilyn da quando non c’è più. Il valore del lavoro al femminile”, “Come le mimose. Le donne e la discriminazione nei luoghi di lavoro” e “Le donne, acqua nel deserto. Quattro storie di donne vittime di violenza”, nel 2019, con un’impostazione diversa, è in uscita il suo nuovo libro e progetto: “Il Made in Italy delle donne” – La canzone di Marinella.”

La presentazione si terrà a Milano, presso l’Auditorium Teresa Sarti, in Viale Ca’ Granda 19, Zona Niguarda, dalle 10 alle 13, di sabato 23 novembre, con il Patrocinio del Municipio 9 del Comune di Milano, e vedrà la presenza e i contributi di numerosi ospiti e le protagoniste del libro (tra le quali Madlena Zepter, ambasciatrice della cultura e dell’Arte nel mondo, nonché grande mecenate che ha fondato con il marito l’azienda Zepter International, con all’attivo più di 200.000 dipendenti, Dori Ghezzi, artista e moglie di Fabrizio De Andrè (sempre nel cuore dell’autrice sin dai tempi dei suoi esordi come Fotoreporter), la Dottoressa Alessandra Kustermann, la stilista Mariana Mill, l’artista Carla Tolomeo, e rappresentanti della società civile e imprenditoriale, con l’adesione di numerose associazioni, partner e stampa solidali.

L’evento di presentazione sul tema “al femminile”, come ogni anno, si tiene nella settimana del 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, alla quale è dedicato, che partirà con il “tour”, portando in tutta Italia e nel mondo, il valore del più profondo Made in Italy solidale delle donne.

In questo nuovo libro, con lo stesso Editore, la Serigrafica, per la sensibilità al tema  (come per il precedente libro Le donne, acqua nel deserto), Ketty, impegnata da tre anni con il suo Format “Il Made in Italy è la nostra passione”, che valorizza i territori italiani, presenta la visione di un Made in Italy tutto al femminile. In questo caso, è preso in esame il Made in Italy specifico delle donne: culturale, sociale e imprenditoriale. Ketty racconta storie di protagoniste, anche non “italiane”, e che hanno deciso di vivere in Italia la loro esperienza lavorativa, non semplicemente esaltando le “virtù” e prerogative tipicamente italiane adottate in ogni parte del globo, ma proponendo come valido esempio la ricerca della “bellezza” e dello stile italiano apprezzato in tutto il mondo da secoli.

Il nuovo saggio, è un collegamento al Progetto e libro: “Le donne, acqua nel deserto”, (e con la seconda edizione del Riconoscimento Internazionale, ad artisti e società civile, che si svolge durante l’evento), partito e presentato il 25 novembre 2015, con il Patrocinio della Regione Lombardia. La postfazione è affidata a Giuseppe Tanga, Segretario Generale Centro Studi Europeo Hermes. L’autricel, per l’Università popolare Hermes ha in atto il Corso “Come diventare Influencer”, sulla comunicazione delle nuove tipologie di attività lavorative, legate ai social network.

Il collegamento rispecchia le peculiarità al femminile, rispetto alle sfere del talento delle donne in ogni ambito della vita sociale e lavorativa, e prosegue gli intenti di sensibilizzazione sul tema dei diritti e dell’educazione al rispetto, con la sua opera di divulgazione, contro la violenza sulle donne, non solo nelle date “canoniche e simbolo” del 8 marzo o 25 novembre ma per tutti i giorni dell’anno.

Le interviste sono dedicate alla presenza assordante del silenzio delle donne che non possono più raccontarsi, perché vittime di violenza o femminicidio, e ai loro figli, che affronteranno il futuro senza le loro mamme, nel buio della grande e assoluta assenza,  con il ricordo sempre più flebile, al quale saranno perennemente aggrappati…

La dedica alle donne vittime di violenza, in questo libro, è ispirata dalla “Canzone di Marinella”, la ballata/bolero di Fabrizio De Andrè, (scritto e composto nel 1962 con l’arrangiamento musicale del Maestro Gian Piero Reverberi); la prima canzone in assoluto che Ketty ha imparato a cantare da bambina, (scritta nell’anno della sua nascita e che le ha insegnato la sua mamma, insieme alla grande ammirazione per il Poeta genovese che ha conosciuto a 15 anni e con il quale ha cominciato la sua carriera di fotoreporter), e dalla quale, ha immediatamente percepito una grande energia e che ora, è anche una sua cover, sigla del progetto, dopo “Gracias a la vida”, sigla del 2015. Questo brano, è un dolce omaggio del cantautore a una donna che si può dire oggi: “vittima di femminicidio”, ed è per Ketty, il legame primario del suo impegno civile e sociale sui diritti delle donne, delle bambine e bambini.

Il libro contiene le interviste a donne protagoniste, impegnate nel Made in Italy: culturale, sociale e lavorativo, con le riflessioni sul futuro dello stile italiano nel mondo.

La copertina è di Giuliano Grittini – Artista Stampatore e fotografo di Alda Merini

Fanno parte del Progetto 2019, oltre al libro:

le cover di Ketty Carraffa, delle canzoni “Gracias a la vida”, (Violeta Parra) e “La Canzone di Marinella”, (Fabrizio De Andrè); utilizzate come “sigla“, durante le presentazioni del libro e il Riconoscimento internazionale “Le donne, acqua nel deserto”, (che andrà a donne  e uomini impegnati nella difesa dei diritti, con un’opera di Giuliano Grittini).

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