Lombardia. Brusaferro, ricalcolo dati chiesto dalla Regione, “rivedere Rt”

AgenPress –  Il 19 gennaio il dg dell’Assessorato al welfare della Lombardia Marco Trivelli ha scritto al presidente dell’istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro per chiedere la revisione del Rt in base alle “modifiche definite a livello tecnico”. A riportare la missiva è stato il Tg3. “Con la presente – si legge – a seguito dell’odierna interlocuzione, si richiede che venga eseguito un calcolo dell’indice Rt sintomi recependo le modifiche definite a livello tecnico relative al conteggio dei pazienti guariti e deceduti”.

“Sono stati loro a contattarci per chiedere di fare approfondimenti su alcuni indicatori. Gli abbiamo dato alcune informazioni assieme alla Fondazione Kessler. La Regione Lombardia il 20 ha poi caricato i suoi dati sul database dell’Istituto come ogni mercoledì. Venerdì mattina hanno scritto una mail al ministero e all’Istituto per chiedere di ricalcolare l’Rt della settimana precedente, la numero 35 del monitoraggio, con i dati di questa, la 36. Ripeto: il ricalcolo ce lo ha chiesto la Regione Lombardia”.

L’algoritmo “funziona allo stesso modo da 36 settimane per tutte le Regioni. Tutte le variabili che contiene, e il modo nel quale si arriva alla definizione del rischio, sono evidenti anche dal materiale fornito nel rapporto pubblico. I sistemi di calcolo che usiamo sono da sempre gli stessi”. L’Rt a 1,4 della Lombardia è stato anticipato alla Regione tra il 13 e il 14 gennaio, e “non c’è stata alcuna contestazione in quei giorni. Nel monitoraggio di venerdì 15 è passato tutto senza problemi”.

La Lombardia quindi è stata rossa una settimana per un errore? “Lo dicono i dati che la stessa Regione ha reso disponibili venerdì”. Le polemiche “non sono accettabili e non mi sono proprie. L’Istituto è l’organo tecnico scientifico a servizio del servizio sanitario e dell’intero Paese. Ho grande stima dei colleghi lombardi e della loro professionalità, che non metto in discussione. Il sistema di monitoraggio è trasparente e funziona grazie all’impegno di tutti colleghi da 36 settimane, per tutte le Regioni allo stesso modo”.

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