Obbligo green pass in Francia, Gozi: “Reazione dei cittadini largamente positiva, anche in Italia sarebbe lo stesso”

AgenPress. Sandro Gozi, europarlamentare di Renaissance UE, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

“In Francia la reazione è stata largamente positiva, tanto che nelle ore successive all’annuncio ci sono state più di un milione di prenotazioni per fare il vaccino –ha affermato Gozi-.

E’ una decisione per incentivare al massimo la vaccinazione e premiare il senso civico. Credo che anche in Italia la reazione sarebbe positiva e dobbiamo capire che la quarta ondata è già arrivata, non è che aspetta che finiamo le vacanze. Di fronte a questa quarta ondata la scelta di Macron è stata quella di assicurare la massima libertà possibile a chi il vaccino se lo fa per salvaguardare se stesso e gli altri, e di far assumere delle responsabilità a chi il vaccino sceglie di non farselo.

Anziché fare un lockdown generalizzato si sceglie di premiare chi fa il vaccino e di limitare l’accesso ai luoghi pubblico a chi non se lo fa. In Francia ora è anche molto facile fare il vaccino, non c’è bisogno neanche di prenotazione. Mi sembra che questa scelta di Macron sia la soluzione più avanzata per avvicinarsi all’obbligo senza imporlo, tranne per le categorie sanitarie che sono a contatto con i malati e i fragili.

Credo che Macron abbia fatto molto bene. I sindacati hanno accettato la decisione di Macron, chi ha criticato questa scelta sono gli estremisti di destra e di sinistra come Le Pen e Melenchon. Mi auguro che la Francia faccia da apripista e che anche in Italia si incentivi la vaccinazione, rispettando anche la libertà di chi il vaccino non se lo vuole fare però sapendo che non può mettere a rischio la salute di tutti quanti.

Credo che il governo italiano stia valutando le misure prese da Macron, i contatti tra i due Paesi sono costanti e mi auguro saranno sempre più stretti nei prossimi anni con quel trattato bilaterale che auspico sia firmato a breve”.

 

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