Omicidio Marco Vannini. Pg Cassazione, tutti mentirono, confermare condanne imputati

AgenPress – La quinta sezione penale dovrà confermare o meno la sentenza emessa nel processo bis il 30 settembre 2020 nei confronti di Antonio Ciontoli, condannato a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale, e della moglie Maria Pezzillo e dei figli Federico e Martina, a 9 anni e 4 mesi, per omicidio volontario anomalo. L’udienza si tiene nell’Aula Giallombardo per consentire un maggiore distanziamento, ma l’accesso è stato comunque consentito dal collegio alle sole parti e ai familiari. Sono presenti in aula anche Federico e Martina Ciontoli.

Il  sostituto pg della Cassazione, Olga Mignolo, ha ribadito che  va giudicato inammissibile il ricorso di Ciontoli, condannato nell’appello bis a 14 anni per omicidio con dolo eventuale, e vanno rigettati i ricorsi della moglie, Maria Pezzillo, e dei figli Martina e Federico condannati a 9 anni e 4 mesi. Nei loro confronti la pg nel corso della requisitoria ha formulato anche un’ipotesi di attenuazione della pena.

“Tutti mentirono. Tutti hanno tenuto condotte omissive e reticenti”, ha detto sottolineando come “l’unico a poter mettere in crisi la ricostruzione di Antonio Ciontoli e riferire cosa accadde quella notte era proprio Marco Vannini”, per gli imputati dunque era “preferibile alla sua sopravvivenza”.

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