Reddito di cittadinanza. Orlando, non funziona per trovare il lavoro. Navigator? Usati come foglia di fico

AgenPress – “Con i 5 Stelle mi confronto spesso e nessuno di loro dice che è immodificabile”. Di certo “l’Rdc non funziona come strumento di politiche attive del lavoro. Dobbiamo efficientarlo quanto più possibile, realizzare controlli più rigidi e attivare percorsi di inclusione”.

Lo dice in un’intervista a La Stampa il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Im una intervista  rilasciata a Il Foglio, in sostanza ha elencato tre azioni principali da mettere in atto per rendere più efficiente il reddito di cittadinanza: semplificare l’accesso e l’utilizzo dei Puc, “cioè quei piani che consentono agli enti pubblici di utilizzare le persone che percepiscono un reddito per attività di pubblica utilità”; far sì che un nuovo sistema consenta “un salto di qualità ai centri per l’impiego”; focalizzare l’attenzione su istruzione di base e formazione “anche triangolando con le imprese”.

“Va cambiato, non va abolito. Il punto è spacciare una perfettibile misura contro la povertà per quello che non è: un veicolo per trovare lavoro”.

“Se noi decidessimo domattina di abolire il reddito di cittadinanza torneremmo a essere tra i pochi Paesi che non dispongono di uno strumento di contrasto alla povertà. o alla presentazione del Rapporto Caritas sulle politiche contro la povertà. “Il reddito di cittadinanza è oggetto di critiche, osservazioni, in molti casi strumentali”, ha proseguito il ministro. “Il reddito è stato uno strumento utile per gestire la pandemia – ha detto -, garantendo al meglio la coesione sociale. Certo è uno strumento migliorabile, vi sono delle storture che devono essere aggiustate, ma con il fine di rafforzare la misura, per farle centrare meglio l’obiettivo che le è assegnato”.

Per Orlando uno dei tanti problemi riguarda il fatto che i centri per l’impiego “funzionano forse nelle regioni che ne hanno meno bisogno, mentre invece in quelle dove ci sarebbe bisogno di una più forte e intensa attività siamo all’anno zero”. E l’inserimento dei navigator non è stato proprio brillante: il ministro del Lavoro li reputa “giovani molto qualificati” che hanno superato una selezione.

“Sono stati a mio avviso usati come una specie di foglia di fico. Servivano cioè a coprire un equivoco, e cioè che il reddito di cittadinanza fosse uno strumento per le politiche attive del lavoro”, è il punto di vista di Olrando. Che ha assicurato: “L’esperienza dei navigator alla fine dell’anno si andrà a esaurire”.

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