Roma. Brambilla, “sulla strage dei cinghiali il Comune sapeva tutto, ecco la prova!”

AgenPress – ” Non riesco a togliermi dagli occhi le immagini terribili di ieri, con i due cucciolini ancora vivi che disperati con il musetto cercano di scuotere la mamma morta. E ho tanta rabbia perché avevo trovato la soluzione per salvarli, la Regione Lazio era d’accordo con me, ma il Comune di Roma non ha voluto perseguirla. Ma perché li avete uccisi quando si poteva evitare? Il presidente della commissione ambiente del comune di Roma, in conferenza telefonica con me e la assessore all’ambiente della regione Lazio, si era preso l’impegno di comunicarlo al suo funzionario comunale Visca e di fermare quindi i sicari”.
Così Michela Brambilla, presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente.
  “Ma ci ha prese in giro. Ha fatto finta di non trovare Visca con scuse ridicole (ha il cellulare spento, non mi risponde, é andato al bagno.. e altre bugie) ed é stato a guardare i cacciatori che sparavano a quelle povere bestiole senza fare nulla! Sapeva che erano stati graziati dalla regione e che io li avrei portati in salvo ma ha preferito lasciarli morire. Perché??? Che tristezza vedere sedicenti amanti degli animali mettere invece l interesse politico e la lotta di partito davanti a tutto..anche davanti alla vita. Vergogna!”
Il Comune di Roma continua a negare le sue responsabilità, scaricandole sulla Regione, ma ecco che un documento ufficiale chiarisce come sono andate le cose. È firmato dal dirigente di Roma Capitale Marcello Visca, colui che mi ha offesa pesantemente con insulti sessisti: predispone la “teleanestesia” e ordina il “trasporto delle carogne”. Al contrario di quel che sostiene Daniele Diaco, nessuno in Comune ha mai pensato di salvare quei poveri cinghiali, nonostante la LE.I.D.A.A.
si fosse resa disponibile a trasportarli in un luogo sicuro. I 5S sono ipocriti e finti animalisti, ma le loro menzogne sono venute finalmente a galla!”
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