Roma, Pelonzi (PD): “Grillo non ha diritto di insultare i romani. Respingo al mittente la sua critica generalista

AgenPress. Giulio Pelonzi, capogruppo del PD al Comune di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Riguardo il sonetto pubblicato da Grillo sui romani. “Credo che nessuno abbia il diritto di insultare i cittadini romani –ha affermato Pelonzi-. Non sono certo belle frasi, se si fa un’analisi attenta non vi sono le ragioni per sostenere che i romani siano meno civili di altri, meno impegnati nel lavoro. I romani in questa tragica vicenda del Covid, al pari degli altri cittadini italiani se non di più, hanno dimostrato di saper rispettare le regole e a Roma non si sono avute le cattive situazioni che si sono riscontrate in altre regioni.

Anche dal punto di vista del pagamento delle tasse credo che i romani non abbiano nulla da rimproverarsi. Respingo quindi al mittente questa critica generalista. Raggi? I romani l’hanno votata in tanti quindi lei ha fatto giustamente la sindaca. Solo che, ahinoi, ha dimostrato di non essere capace a fare il sindaco e la sua giunta ha dimostrato di non saper governare Roma. Quindi auguro a tutti i romani di non avere più Virginia Raggi come sindaco.

Il famoso cambiamento c’è stato solo sui giornali come annunci. Si è voluto bloccare tutto, ma questo è un atteggiamento non sufficiente per governare la capitale d’Italia. Penso che l’intento di Grillo fosse quello di dare il ben servito a Raggi, è il classico tentativo di promuovere per rimuovere. Da quando si è formato il governo giallorosso, tutti hanno pensato che avremmo fatto l’accordo a Roma.

Andai ad incontrare la sindaca, le regalai un libro di Hannah Arendt e le dissi che tra noi un’alleanza non era possibile perché lei si è chiusa in un muro. Se i 5 Stelle volessero votare un nostro candidato sindaco nessuno glielo impedirebbe. Il Pd a Roma sta al 30%, il M5S al 15%, quindi direi che sono loro che devono appoggiare un nostro candidato. Cirinnà? Prima di tirare fuori il nome, bisognerà capire come andranno le elezioni regionali e come sarà la tenuta del governo. Intanto noi ci dedichiamo alla costruzione della coalizione di centrosinistra e di un programma, per un progetto di 10 anni di governo”.

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