Roma. Scoperto canile lager con oltre 100 cani da caccia. Denunciato titolare per maltrattamento

AgenPress – Le Guardie zoofile di “Fare Ambiente” con il supporto di quelle di “Pegasus” hanno proceduto al sequestro di un allevamento abusivo e degli oltre 100 cani da caccia detenuti al suo interno, chiusi in gabbie di ridotte dimensioni, molti con i cuccioli, cucce fatiscenti come bidoni di oli esausti per ripararsi, cibo non adatto e igiene assente.
 Il cacciatore, salernitano di 70 anni, a cui la Polizia di Stato aveva già ritirato le armi poco tempo fa, è stato denunciato per il delitto di maltrattamento animale e violazione alle norme in tema di allevamenti in seguito a deposito degli atti redatti con la collaborazione e dei nostri esperti in materia.
 L’ennesima realtà che, come altre migliaia sparse su tutto il territorio nazionale, conferma l’assenza di controlli sanitari da parte delle ASL e dei Sindaci, a danno di una seria tutela degli animali e delle leggi dello Stato.
 Chiesto alla Procura di Roma la liberazione dei cani ossia la loro collocazione in luoghi idonei; aspetto che ci sta a cuore alla stregua della giusta punizione del denunciato e di cui informeremo presto non appena l’Autorità Giudiziaria esiterà gli atti di Polizia Giudiziaria.
Con la consulenza giuridica e operativa degli esperti di zoo criminalità di “Stop Animal Crimes Italia”, la polizia giudiziaria ha trasmesso gli atti alla Procura di Roma e il cacciatore è stato denunciato per i reati di maltrattamento animali, esercizio abusivo di professione e violazione alle norme sugli impianti adibiti ad allevamento e inquinamento.
La Polizia di Stato, presente all’operazione, poco tempo fa aveva sequestrato le armi al cacciatore, un 70enne di Salerno.
“Realtà come queste sono molto diffuse in tutta la campagna romana e in generale in tutta Italia – spiegano da Stop animal crimes Italia – dove l’assenza di idonei e approfonditi controlli da parte delle Autorità sanitarie ufficiali e spesso le connivenze locali, danno vita a sacche di territori dove la legalità è una chimera e dove milioni di animali (da compagnia o da reddito) sono quotidiane vittime della crudeltà umana, con allevamenti o canili abusivi, stalle dove pecore o vacche vengono macellate abusivamente e altri animali detenuti illegalmente. Auspichiamo nella sensibilità della Magistratura, affinché tali soggetti vengano perseguiti pesantemente, al fine di evitare se la possano cavare col pagamento di sanzioni pecuniarie e riprendere indisturbatamente le attività illecite”.
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