Smart working. Aumento di problemi di salute mentale e psicosociali

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AgenPress. In quest’anno di pandemia, il nostro rapporto con il lavoro è cambiato notevolmente. Lo smart working è “esploso” come mai prima, isolando però sempre più gli impiegati, che si ritrovano soli, dietro ai loro schermi, nelle proprie case. Il rischio è che vita professionale e vita privata diventino una cosa sola.

Anche all’interno delle aziende, il rapporto con il lavoro ha subito un’evoluzione, sotto il peso dei vincoli sanitari, fattori di stress e malessere, e l’uso intensificato di videoconferenze e altri strumenti digitali. In occasione della giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, questo mercoledì, il direttore dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) lancia l’allarme.

“L’impatto del Covid-19 sulla sicurezza e la salute dei lavoratori è stato enorme”, spiega Guy Ryder. “Per tutti i lavoratori, la minaccia posta dal Covid è andata oltre il virus stesso: abbiamo visto un aumento dello stress sul posto di lavoro, della violenza e delle molestie. Alcune delle misure per controllare la pandemia hanno creato nuovi rischi. C’è stato un aumento dei problemi di salute mentale e psicosociali, dei rischi ergonomici e di disoccupazione e dei ritardi nel trattamento di altri gravi problemi di salute”.

 

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