Variante Omicron. L’Europa torna a blindarsi

AgenPress. La variante omicron apre un nuovo fronte della pandemia in Europa. Regno Unito, Portogallo, Austria e Paesi Bassi sono stati i primi a confermare la presenza di questo nuovo ceppo di SARS-CoV-2, che sembra essere più contagioso e resistente alle vaccinazioni, secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Il rischio di trasmissione è “altissimo” anche se non ci sono ancora indicazioni che l’omicron sia più pericoloso delle altre varianti, come hanno spiegato gli esperti dell’OMS attraverso un documento pubblicato lunedì.

Ancora una volta, i Paesi europei sono in corsa contro il tempo per fermare l’avanzata della variante – rilevata per la prima volta in Sudafrica – e prevenire un’esplosione di contagi. I governi stanno cercando di schermarsi dalla diffusione della nuova mutazione, applicando quarantene ai viaggiatori, restrizioni alla mobilità e persino vaccinazioni obbligatorie.

Gli esperti temono che i vaccini possano essere meno efficaci contro la Omicron. La comunità scientifica spera che le dosi di richiamo aumentino i livelli di immunità e, in una certa misura, contrastino la ridotta efficacia contro la nuova variante.

Di seguito, elenchiamo le misure adottate finora dagli Stati europei:

Spagna

Il servizio di microbiologia dell’Ospedale Gregorio Marañón di Madrid ha comunicato tramite Twitter la presenza della variante omicron in Spagna. “Il paziente è un viaggiatore arrivato dal Sud Africa”, si legge nella comunicazione.

“E’ stato confermato dal sequenziamento. Siamo riusciti a mettere a punto una procedura ultrarapida che ci permette di avere il risultato in giornata. Il soggetto è un uomo di 51 anni, in isolamento in un ospedale della capitale e presenta solo sintomi lievi”, hanno riferito le autorità sanitarie locali.

Altri due casi sono allo studio, sempre in passeggeri arrivati dal Sudafrica all’aeroporto di Barcellona.

Dal fine settimana, il governo spagnolo ha richiesto un test PCR negativo per tutti i viaggiatori provenienti da aree considerate ad alto rischio, indipendentemente dal fatto che siano vaccinati o meno. Inoltre, il Ministero della Salute ha ordinato attraverso la Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) che le persone che volano da qualsiasi aeroporto situato in Botswana, Eswatini,Lesotho, Mozambico, Namibia, Sud Africa e Zimbabwe deve trascorrere un periodo di quarantena di dieci giorni

L’isolamento può terminare prima se il settimo giorno il viaggiatore viene sottoposto a test PCR ed è negativo.

A causa delle ultime limitazioni, ai viaggiatori del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord sarà richiesto il regime di vaccinazione completo per entrare in Spagna a partire dal 1 dicembre. Il Regno Unito è stato dunque rimosso dall’elenco delle esenzioni che consentiva di presentare solo un test negativo per l’ingresso in Spagna.

Portogallo

A partire da lunedì 30 novembre, il Portogallo ha introdotto il blocco dei voli da Sudafrica,Botswana, Swaziland, Lesotho, Namibia,Zimbabwe o Mozambico. Per gli altri sarà obbligatorio presentare un test negativo, vaccinati inclusi.

Le autorità hanno rilevato la variante omicron in tredici calciatori della Prima Divisione portoghese. Fanno parte della squadra del Belenenses, e tra loro c’è il calciatore sudafricano Cafu Phete, appena tornato in Portogallo dopo aver giocato due partite con la nazionale del suo Paese.

Come misura sanitaria, i 44 membri dello staff Belenenses, compresi i dirigenti, sono stati sottoposti a isolamento, insieme a quanti hanno avuto contatti con loro. Nelle ultime ore, secondo le fonti consultate dall’agenzia Efe, nel gruppo sono stati rilevati un totale di 17 positivi: 13 giocatori, l’allenatore e il suo assistente e altri due membri dello staff tecnico.

Visto l’arrivo della nuova variante e un aumento sostenuto dei contagi da settimane, il governo portoghese ha decretato da questo mercoledì lo stato di calamità fino al 20 marzo, con misure di controllo come l’obbligo di presentare un certificato digitale e/o test negativo per accedere determinati stabilimenti e servizi.

Regno Unito

Il primo ministro Boris Johnson ha annunciato sabato i nuovi requisiti per l’ingresso nel Paese. Sarà obbligatorio per i viaggiatori sottoporsi entro due giorni dall’arrivo ad un test PCR – il test antigenico non sarà accettato – e rimanere confinati fino all’ottenimento dei risultati. Il requisito non cambia per i vaccinati.

Da questo martedì, le mascherine al chiuso sono di nuovo obbligatorie in Inghilterra. Allo stesso modo, la dose di richiamo del vaccino covid-19 è estesa a tutti gli adulti di età superiore ai 18 anni, che potranno richiederla anche solo tre mesi dopo aver ricevuto la seconda.

Finora, le autorità hanno confermato 14 casi della variante omicron nel Regno Unito. La premier scozzese Nicola Sturgeon ha rivelato lunedì che alcuni dei nove infetti dalla sua regione non si erano recati in Africa meridionale o non avevano avuto contatti con persone che erano state in quella zona, quando erano state infettate.

L’Esecutivo britannico ha chiuso le frontiere ai viaggiatori provenienti da dieci paesi dell’Africa meridionale: Angola,Botswana, Eswatini, Lesotho, Malawi,Mozambico, Namibia, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe.

Italia

In Italia continua il tracciamento delle 133 persone arrivate a Roma sullo stesso volo di un passeggero risultato positivo al ceppo omicron e di tutte le persone che hanno avuto contatti con lui.

Il paziente era stato in Mozambico e dopo il risultato del test e il sequenziamento del genoma, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha annunciato che si tratta del primo caso “attribuibile” a questa nuova variante segnalata nel Paese.

Si tratta di un dirigente Eni passato nei giorni scorsi da Roma e Caserta da dove viene e dove ha contagiato alcuni parenti, nonché da Milano, dove lavora ed è risultato positivo.

Il paziente, che si trova presso la sua residenza in Campania, ha rilasciato un comunicato in cui assicura di stare bene e di avere sintomi lievi, essendo stato vaccinato e che anche altri 6 membri della sua famiglia sono stati contagiati, ma stanno altresì bene.

L’Esecutivo italiano ha inoltre vietato l’ingresso a chiunque sia transitato negli ultimi 14 giorni in otto nazioni africane: Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia ed Eswatini.

Mercoledì scorso il Governo ha annunciato una serie di misure per favorire la vaccinazione, prima fra tutte una versione “rinforzata” del certificato sanitario, il cosiddetto “super green pass”.

Olanda

I Paesi Bassi hanno confermato domenica almeno 13 casi della variante omicron, il numero più alto finora confermato nell’UE e al di fuori dell’Africa australe, durante lo screening su circa 5.000 viaggiatori arrivati ​​con voli dall’Africa meridionale a partire da lunedì scorso.

L’Institute of Public Health (RIVM) analizza i campioni raccolti da 624 viaggiatori che sono atterrati su due voli da Johannesburg e Città del Capo venerdì, quando il traffico aereo dal Sudafrica è stato bloccato per i timori sulla nuova variante.

Del totale, 61 sono risultati positivi al coronavirus e sono sottoposti a una quarantena di almeno sette giorni se presentano sintomi, e cinque se sono asintomatici, mentre le autorità effettuano un’analisi dei test per determinare con quale variante sono infetti.

Le persone che possono ancora rientrare dalle “zone a rischio” dell’Africa australe (eccezione consentita ai soli cittadini europei) devono sottoporsi a un doppio test: una PCR e un test rapido, indipendentemente dal fatto che siano vaccinati o meno, e devono pi rispettare un periodo di quarantena domiciliare all’arrivo a casa.

Germania

Le autorità sanitarie tedesche hanno confermato il terzo caso della nuova mutazione in un passeggero che era atterrato il 21 all’aeroporto di Francoforte dal Sudafrica.

“Il sequenziamento ha confermato il risultato. Nel caso sospetto segnalato ieri mattina abbiamo la conferma che si tratta della variante omicron”, ha informato il ministro degli Affari Sociali dello stato federale dell’Assia, Kai Klose, tramite il suo account Twitter.

Il viaggiatore, vaccino contro il covid con doppia dose, ha iniziato a sviluppare sintomi durante la scorsa settimana. Sabato il ministero della Salute bavarese ha confermato i primi due casi della variante omicron, relativi a due passeggeri atterrati il ​​24 novembre all’aeroporto di Monaco dal Sudafrica.

“Le restrizioni regionali non bastano a contenere la quarta ondata”, ha detto il premier bavarese Markus Söder, accodandosi alla richiesta dell’Accademia nazionale delle scienze, la Leopoldina, di imporre una drastica riduzione dei contatti e introdurre il vaccino obbligatorio per tutti . Le raccomandazioni di questa istituzione sono generalmente adottate dalle autorità tedesche come linee guida per l’azione politica.

Venerdì la Germania ha dichiarato una zona a rischio sia per il Sudafrica che per altri sette paesi della regione.

La dichiarazione come zona a rischio per variante implica che le compagnie aeree di questa regione potranno trasferire solo cittadini tedeschi in Germania, i quali dovranno poi osservare una quarantena di 14 giorni dopo l’ingresso nel paese, anche se sono vaccinati.

Austria

Le autorità dello Stato federale del Tirolo, nell’ovest del Paese, hanno confermato il primo caso di infezione del nuovo ceppo, dopo aver effettuato un test su una persona tornata da un viaggio in Sudafrica.

Finora, la persona infetta non presenta alcun sintomo della malattia.

L’Austria era già tornata in confinamento nazionale il 22 novembre, diventando il primo paese dell’UE ad adottare tale misura di fronte all’epidemia di COVID-19.

Il nuovo lockdown durerà almeno 10 giorni, ma potrebbe proseguire anche fino al 20, secondo le autorità. E il cancelliere conservatore Alexander Schallenberg ha decretato la vaccinazione obbligatoria dal 1 febbraio.

Svizzera

L’Esecutivo ha iniziato ad applicare questo fine settimana il confinamento obbligatorio ai viaggiatori provenienti dai paesi dell’Africa meridionale (Sud Africa, Botswana, Mozambico, Namibia, Zimbabwe) ma anche da nazioni europee come Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Danimarca e anche Australia,Egitto o I**sraele,** tra gli altri.

Devono presentare un test PCR o antigenico anche se vaccinati, rimanere in quarantena per 10 giorni e ripetere i test diagnostici il quarto e il settimo giorno di permanenza in Svizzera

 

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