Contante. Boccia (PD). Chi lo difende “è in malafede. Rimettere mano al catasto”

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Agenpress – Chi difende il contante “è in malafede”. E per quanto riguarda le rimodulazioni Iva, “si faranno perché oggi in questa imposta ci sono situazioni ingiuste”. Lo afferma il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, in un’intervista ad Avvenire in cui aggiunge che bisogna anche “rimettere a posto il catasto entro la legislatura, sebbene non in questa legge di bilancio, è un dovere. Chi vive a Centocelle ha il diritto di pagare in proporzione molto meno di chi vive in via Condotti. O spacciamo tutte le case come uguali? Siamo la sinistra non la destra”.

Secondo Boccia, anche in questo caso “accadrà quanto già avvenuto con la fatturazione elettronica: Salvini ha protestato nelle piazze con Meloni ma poi al governo l’ha mantenuta perché è una cosa giusta”. Poi, aggiunge, “posso pure accettare che Salvini ora lanci slogan vuoti contro un’Iva più giusta, contro un catasto più giusto, contro l’incentivazione dei pagamenti elettronici. Lui fa così”. Poi, conclude, il taglio delle tasse sul lavoro “lo faremo, gradualmente ma lo faremo”.

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