Niccolò Bettarini. Pg: imputati “volevano uccidere”. Ridotte lievemente le pene

Agenpress – La terza Corte d’Appello, presieduta da Guido Brambilla, ha accolto in pieno la richiesta del sostituto procuratore generale Giulio Benedetti di rideterminare, correggendole, le pene inflitte in primo grado per Davide Caddeo e Albano Jakej che sono passate da 9 a 8 anni di carcere per il primo e da 6 anni e mezzo a 6 anni e 4 mesi per il secondo, processati con rito abbreviato (con l’accusa di tentato omicidio), per aver colpito Niccolò Bettarini con coltellate, calci e pugni il primo luglio 2018 fuori dalla discoteca milanese ‘Old Fashion’.

I giudici, confermando la sentenza di primo grado, hanno disposto un risarcimento, in via provvisionale, di 200mila euro per Bettarini jr.

Per il resto ha confermato 5 anni e 6 mesi per Alessandro Ferzoco e 5 anni per Andi Arapi così come la provvisionale per il figlio della conduttrice tv. Il pg, stamane, durante la sua requisitoria, ha affermato che “volevano uccidere, e “le coltellate penetranti inferte in prossimitĂ  degli organi vitali” a Bettarini jr aggredito in un luogo “scarsamente illuminato” e “da un gruppo indeterminato di persone di cui ne sono state individuate solo 4 e delle quali uno armato configura il tentato omicidio” e non lesioni aggravate o rissa.

 

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