Agenpress – È la prima volta che si registra un’allerta estrema, segno del dramma che stanno vivendo i soccorritori e gli abitanti delle zone boschive nelle contee di Los Angeles, Ventura e San Bernardino: 200mila persone evacuate. Le fiamme avanzano divorando ogni cosa, alimentate da venti che soffiano fino a 128 km orari.
L’incessante lavoro dei vigili del fuoco è quasi vanificato dalle condizioni climatiche, che non permettono di domare i roghi. Di fronte all’alto numero di sfollati, blackout e case distrutte: il governatore della California Gavin Newsom ha chiesto lo stato di emergenza. Ciò che sta avvenendo nel sud dello Stato inevitabilmente si ripercuote anche nel Nord della California.
Secondo i bollettini, diffusi giornalmente dagli Enti preposti, sarebbero circa 1,5 milioni (dislocate in 29 contee) le persone coinvolte direttamente o indirettamente dai roghi, di cui almeno un milione ancora senza energia. Il disagio di non poter caricare i telefoni cellulari, i veicoli elettrici, è secondario rispetto all’impossibilità di potersi scaldare e mantenere i cibi freschi. Nel frattempo nei centri commerciali si distribuiscono acqua, snack, torce e lanterne solari gratuite.