Agenpress – Sono finiti in manette il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, il suo vice Giuseppe Montesanto, l’assessore Marilena Tomasello, il funzionario Rosalba Buglino e un geometra, Salvatore Merlino, accusati a vario titolo di corruzione, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico. Indagate altre persone, fra cui imprenditori e i commercianti che hanno pagato politici e funzionari comunali.
Il blitz è scattato all’alba, in esecuzione di un’ordinanza del Gip, su richiesta del procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e del pm Daniele Di Maggio. L’indagine era già stata avviata quando, lo scorso anno, un’alluvione in una casa abusiva nelle campagne di Casteldaccia provocò la morte di nove persone.
Secondo i carabinieri di Bagheria sarebbero state pagate tangenti sotto forma di assunzioni di parenti e amici, incarichi per il sostegno ai disabili, per la raccolta dei rifiuti o per il rilascio di concessioni edilizie.
La prassi era consolidata da oltre due anni, con lavori e appalti in cambio di assunzioni e in qualche caso anche di denaro. Decine di casi di corruzione fino a quest’estate.