Agenpress. Inammissibili le urla, insulti e schiaffi a bambini dell’asilo asilo nido, che venivano anche lasciati da soli quando piangevano. I carabinieri in seguito a un’indagine nata dalle segnalazioni di alcuni genitori dei piccoli alunni di un asilo nido del comune di Cocquio Trevisago, hanno notificato un’ordinanza di applicazione della sospensione di 6 mesi nei confronti di una maestra, emessa dal gip di Varese su richiesta della Procura. Questo episodio e’ la spia di un lavoro educativo inadeguato, se non addirittura patologico: educatori non ci si improvvisa, al contrario deve essere una scelta e non puo’ prescindere da capacita’ relazionali. Servono formazione e preparazione professionale.
Il controllo della qualita’ educativa puo’ eventualmente avvalersi di strumenti come le telecamere, come reclama a gran voce la politica ogni volta che capitano episodi del genere, ma nella strategia di prevenzione a tutela dei minori un ruolo fondamentale lo ricoprono innanzitutto i genitori, che non devono sottovalutare i comportamenti dei propri figli: vanno ascoltati, perche’ ad esempio illoro rifiuto ad andare a scuola puo’ non essere sempre sinonimo di un capriccio.
Così Antonella Cortese vicepresidente Aispis.