Bankitalia, in Europa utili crescono con prezzi immobili

Agenpress. L’andamento del mercato immobiliare ha avuto effetti rilevanti sulla redditività degli intermediari. E’ la conclusione cui è giunto uno studio della Banca d’Italia, che indica come tra il 2010 e il 2018 circa un quarto della differenza tra il Roe (return on equity, rendimento del capitale ndr) medio delle banche residenti nei paesi dove la crescita dei prezzi degli immobili è stata particolarmente elevata e quello delle banche degli altri paesi è riconducibile al diverso andamento dei mercati immobiliari nazionali.

Lo studio, una ‘Nota di stabilità finanziaria e vigilanza’ dal titolo “Analisi della relazione tra ciclo immobiliare e redditività delle banche europee”, indica che tra il 2010 e il 2018 circa un quarto della differenza tra il Roe medio delle banche residenti nei paesi dove la crescita dei prezzi degli immobili e’ stata particolarmente elevata e quello delle banche degli altri paesi è riconducibile al diverso andamento dei mercati immobiliari nazionali.

Come emerge dallo studio, infatti, la redditività delle banche nei cosiddetti Paesi “Highre”, cioè che hanno registrato un tasso di crescita dei prezzi degli immobili superiori alla media, è stata in media del 6,5%, contro l’1,6% dei Paesi cosiddetti “Lowre”, cioè con la crescita dei prezzi più bassa. Le tabelle collocano l’Italia tra i Paesi “Lowre”, dietro solo a Grecia e Cipro. Si può stimare, conclude quindi lo studio, che tra il 2010 e il 2018 il Roe medio delle banche italiane sarebbe stato più elevato di circa 1,6 punti percentuali se il tasso medio di crescita annuale dei prezzi degli immobili residenziali in Italia fosse stato pari al valore mediano dei paesi analizzati (l’1,8 per cento).

L’analisi suggerisce inoltre che le banche residenti nei paesi con mercati immobiliari in crescita non hanno aumentato in misura significativa i buffer di capitale in risposta al rapido incremento dei prezzi degli immobili.

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