Co-mai: salviamo la Libia e il massacro dei civili

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Foad Aodi: appello al Governo Italiano di recuperare il suo ruolo, fermare il massacro e intensificare i corridoi umanitari in Libia


Agenpress. Cosi le comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) si appellano al Governo italiano per convocare una conferenza internazionale con l’Onu per fermare il massacro dei civili, e trovare soluzioni diplomatiche e durature in Libia altrimenti ci sarà il caos e una guerra civile infinita sul campo, spinte da guerre e conflitti di leadership e interessi economici internazionali.

“Stiamo assistendo tutti i giorni alla morte di bambini e civili in Libia con il silenzio totale della diplomazia internazionale, che non mette in campo nessuna iniziativa a favore della stabilità in Libia, ringraziamo gli sforzi del Governo Italiano e il tentativo di far dialogare tutti per un cessate il fuoco duraturo, ma non è più sufficiente visto gli interessi economici in Libia sono molto più importanti della salute dei civili.

Il conflitto e’ diventato una guerra di altri, da settembre 2019 sono entrati in Libia più di 6000 soldati stranieri (da paese arabi, africani e occidentali) come riferiscono i medici libici che sono molto preoccupati per le condizioni drammatiche in cui si trovano gli ospedali, il tipo di feriti nuovi mai visti in passato, la violenza contro le donne e migranti, il coinvolgimento dei minorenni nei conflitti e il numero dei morti sempre in aumento.

Sono più di 3600 morti tra civili e soldati dal 04.04, cosi comunica Foad Aodi Presidente Amsi e Co-mai e Membro del Gruppo di Lavoro Salute Globale Fnomceo in contatto continuo con i medici libici e arabi in Libia e che ringrazia Papa Francesco l’unica voce mondiale che non si stanca mai di ripetere e lanciare i suoi appelli.

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