Agenpress – La Cina intende creare “un forte” sistema legale per la sicurezza a Hong Kong. Lo ha annunciato il premer cinese Li Keqiang, in occasione dell’apertura dei lavori dell’Assemblea generale del popolo. Secondo anticipazioni del South China Morning Post, Pechino si appresta a mettere al bando le attività “sediziose” contrarie al governo centrale e le interferenze esterne negli affari dell’ex colonia britannica. Anche per quanto concerne Taiwan la Cina seguirà “i principi e le politiche di riferimento” su Taiwan, opponendosi “con fermezza” e dissuadendo “qualsiasi attività separatista in cerca dell’indipendenza”.
Il premier Li Keqiang, parlando al Congresso nazionale del popolo, ha assicurato che saranno “migliorate le disposizioni, le politiche e le misure istituzionali per incoraggiare gli scambi e la cooperazione tra le due parti dello stretto di Taiwan. Li incoraggeremo – ha aggiunto – a unirsi a noi e a opporsi all’indipendenza e nella promozione della riunificazione della Cina”.
Per la prima volta in decenni, la Cina non avrà un target di crescita per il 2020: parlando all’apertura del Congresso nazionale del popolo, il premier Li Keqiang ha rimarcato le “incertezze” legate alla pandemia delCovid-19 e al contesto economico e dell’interscambio commerciale a livello globale. Pechino, ha aggiunto Li, “lavorerà per centrare gli obiettivi di sviluppo, per vincere la battaglia contro la povertà e per costruire una società moderatamente prospera sotto tutti i punti vista entro l’anno”.
Frena al 6,6% l’aumento del budget per le spese militari cinesi nel 2020. Lo ha annunciato il governo di Pechino in occasione dell’apertura dei lavori dell’Assemblea generale del popolo. Il budget per l’anno sarà di circa 178 miliardi di dollari, il più cospicuo a livello mondiale dopo quello statunitense.