Palamara. Bongiorno, mi fa paura che un giudice condanni o assolvi per non scontentare il Pm

Agenpress – “La sola idea che un giudice possa assolvere o condannare per non scontentare un pubblico ministero, in quanto esponente di una corrente capace di influenzare la valutazione della carriera di quello stesso magistrato mi fa paura. Più in generale tra i cittadini si sta diffondendo sfiducia nei giudici, se non diffidenza”.

Lo dice Giulia Bongiorno,  senatrice ed avvocato.

“Quello che ho letto finora mi fa tremare i polsi perché sono consapevole dell’enorme potere che ha un magistrato. Davanti allo scandalo, molti dicono che non si meravigliano della logica delle correnti. Io dico invece che è una logica intollerabile, che non attenua e non giustifica un bel nulla”.

“Ormai è prassi  che il cliente, appena può, ci chieda chi è quel magistrato, a quale corrente appartiene, se lo conosciamo. E noi avvocati li dobbiamo difendere: stia tranquillo, il giudice è bravo, è indipendente, valuterà secondo il diritto”.

Sulla riforma della giustizia tanto annunciata da Bonfade replica che “se sarà un maquillage, come penso, sarà inutile. Bonafede, come ministro, è l’emblema dell’immobilismo. Lo scandalo è scoppiato un anno fa: vi risulta che abbia fatto qualcosa nel frattempo? Tanti annunci e basta. Se poi farà qualcosa, saranno ritocchi minimali”.

La soluzione è nella “separazione delle carriere e separazione del Csm: questa è l’unica riforma che può incidere. Così come i meccanismi di elezione: io penso che un mix tra voto e sorteggio sia la soluzione migliore”.

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