Agenpress. Dopo gli insulti e l’ammissione “Salvini ha ragione ma va attaccato”, oggi “La Verità” pubblica altri incredibili messaggi, che svelano la natura di alcune iniziative dei magistrati contro il sottoscritto.

Emergono le trame di Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm e sottosegretario di due governi a guida Pd, per far intervenire il Consiglio Superiore della Magistratura a supporto delle indagini sullo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti.

In quell’occasione, da quanto ricostruisce La Verità, quattro consiglieri del Csm (tra cui Luca Palamara che mi definiva “merda”) invocavano l’intervento del Csm – così come ordinato da Legnini – per difendere “l’indipendenza della magistratura” che io avrei messo in pericolo.

Un attimo dopo, Legnini rispondeva pubblicamente che l’unico obiettivo era assicurare “l’indipendenza della magistratura”, confezionando il messaggio (immediatamente rilanciato dal sito di Repubblica) di una magistratura al di sopra delle parti e preoccupata perché io da ministro osavo difendere l’Italia e pretendevo di bloccare gli sbarchi, rifiutando l’accusa di essere un sequestratore.

Sono sicuro che il presidente Mattarella non resterà indifferente: ne va della credibilità dell’intera Magistratura italiana, la situazione è ormai intollerabile e occorrono interventi drastici, rapidi e risolutivi, non tanto per il bene di Salvini, ma per il bene del Paese e della giustizia.

Lo dichiara, in una nota, Matteo Salvini.